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Supertassa per chi va o incentivi per chi viene?

da Redazione

La supertassa proposta dai sindacati sammarinesi per chi vuole andarsene da San Marino o incentivi per le PMI italiane "arrabbiate" che vorrebbero andarsene, sul modello svizzero? La risposta (almeno a noi) pare scontata, ma si dovrebbe aprire un discorso sulla lungimiranza sammarinese in questi tempi in cui si è costretti a navigare a vista.

Ci sono sempre punti di vista differenti per affrontare le cose. Per affrontare la crisi, in questo caso.

È di questi giorni la proposta della Confederazione Democratica che chiede una “tassazione straordinaria” per arginare l’uscita di capitale dalle nostre aziende da parte degli investitori italiani. Una “supertassa” dunque per cercare di convincere (?) a restare, chi vuole abbandonare il Titano, anche se è sin facile pensare che si tratti di una sorta di “punizione” per chi – testuali parole – “dopo aver beneficiato di utili corposi, al sorgere delle prime difficoltà” abbandona la barca “riprendendosi anche cospicue plusvalenze che non fruttano un centesimo allo Stato”. Ma è di questi giorni anche un’altra iniziativa che va nella direzione esattamente contraria. È il caso della Svizzera, una realtà che con il Titano ha parecchio in comune, soprattutto di questi tempi: bene, i sei Cantoni elvetici hanno iniziato una vera e propria “campagna”, in Italia, per cercare di intercettare gli “scontenti” e gli “arrabbiati” italiani, soprattutto i piccoli e medi imprenditori, quelli costretti all’angolo dalla crisi, quelli schiacciati dall’export cinese, quelli soffocati dall’eccessiva tassazione italiana.

Una campagna fatta di marketing pressante e addirittura di volantinaggio tra gli italici imprenditori con un “prodotto” in mano davvero efficace: una bassa tassazione (l’aliquota non supera il 21%), agevolazioni, servizi di qualità proverbiale, attenzione all’innovazione. Nel “pacchetto tutto compreso”, infatti, figurano una minore burocrazia e parchi tecnologici all’avanguardia. Praticamente il sogno per ogni PMI.

Ma a questo punto forse è il caso di chiedersi: cos’ha la Svizzera in più rispetto a San Marino? Per quello che riguarda la fiscalità “leggera” la partita si gioca ad armi pari (ed è una ‘goleada’ all’Italia), anche il Titano forte delle sue dimensioni potrebbe mettere in campo servizi all’avanguardia, burocrazia ai minimi termini e arrivare a“coccolarsi” gli imprenditori che varcano il confine per investire.

E invece cosa succede? Che mentre la Svizzera punta a migliorare i propri servizi per attrarre nuovi investitori italiani (come se la patria del cioccolata e degli orologi a cucù fosse stata intoccata dallo scudo fiscale e dalla crisi), lo sterile dibattito che si sta avvitando in questi giorni a San Marino ruota attorno ad una super tassazione per chi vuole abbandonare il Monte. Da una parte incentivi a chi viene, dall’altra tasse a chi va via. Tra i due, quale modello sarebbe il caso di scegliere? La risposta è scontata. Ma il problema è che se la mentalità non cambierà, per il Titano questo medioevo dell’economia non finirà davvero più.

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