Nuovo massimo storico per il debito pubblico italiano a maggio a 1827,1 miliardi di euro contro i 1.812,8 di aprile.
Di Saverio Mercadante
Nuovo massimo storico per il debito pubblico italiano a maggio a 1827,1 miliardi di euro contro i 1.812,8 di aprile. Lo rileva Bankitalia nel Supplemento al Bollettino Statistico dedicato alla Finanza pubblica. E nuovo massimo storico dei poveri ricchi. I cultori dello yacht watching, quelli che vanno per moli a guardarsi il vippume briatorizzato in esposizione, esultano. E ammirano uno dei paradossi della crisi. I proprietari, quei mega yacht non potrebbero proprio permetterseli essendo poveri possidenti. Il 64% delle barche di lusso che circolano in Italia sono infatti intestate a nullatenenti, ad ultraottantenni o a società di comodo che non presentano la dichiarazione dei redditi. Così come emerge dai dati diffusi da Contribuenti.it, l’Associazione Contribuenti Italiani. Alla faccia della crisi. La spesa per i cosiddetti “passion investiments” è infatti cresciuta in Italia nel 2009 del 2,4% e nel primo semestre del 2010 del 4,8%. Ma non si tratta solo degli yacht. Ci sono anche quelli muniti addirittura di social card, che affittano case da favola. Il 47% dei contratti di locazione per le ville più invidiate di Porto Cervo, Forte dei Marmi, Capri, Sabaudia, Positano, Ravello, Panarea, Portofino, Taormina e Amalfi sono infatti intestati a dei poveri in canna. Nel frattempo si torna a parlare di scissione dell’eurozona. “Un cambiamento sostanziale della zona euro potrebbe riguardare un solo paese, molto probabilmente la Grecia (che sceglierebbe di lasciare l’Eurozona o sarebbe costretta a farlo). Non è escluso che siano altri paesi a sottrarsi dall’Unione monetaria come la Germania. Ci potrebbe anche essere una separazione tra nord e sud”, ha sostenuto il capo economista di Capital Economics, Julian Jessop convinto che ci sia il 50% delle probabilità che uno di questi scenari si realizzi.