La prima edizione del San Marino Jazz Festival viene illustrata da Alberto Braschi, di Braschi & Landi Communications, organizzatore dell’evento. Che racconta come il Festival grazie all’eccezionalità dei protagonisti sia già inserito nel circuito dei festival internazionali di maggior spicco e che racconta la scelta di Elling, Coleman e degli Yellow Jackets.
La prima edizione del San Marino Jazz Festival viene illustrata da Alberto Braschi, di Braschi & Landi Communications, organizzatore dell’evento.
“È una prima edizione importantissima, il Festival di San Marino è già entrato nel circuito dei jazz festival internazionali in virtù degli artisti che vi partecipano. Kurt Elling, Ornette Coleman e Yellow Jackets sono personaggi di grandissima levatura. Sono gli stessi artisti, tanto per intendersi, che in Italia prendono parte a manifestazioni del calibro del Porretta Festival o di Umbria Jazz”.
Elling, Coleman e gli Yellow Jackets. Tutti americani. Un caso?
“Sì, assolutamente un caso. La scena jazz italiana offre artisti di grandissimo spessore, molto apprezzati anche in campo internazionale, ma si tratta di un caso”.
Chi sono i protagonisti?
La nostra selezione ci ha portato a selezionare un vocal, Kurt Elling, che in molti definiscono il futuro Paul Anka, quest’anno ha vinto il Grammy Award per la voce. Di Ornette Coleman diciamo che non ha bisogno di presentazioni, è un artista del sax. Un giorno, nel 1957, ha deciso di uscire dagli schemi ed è nato il Free Jazz. Quello a San Marino sarà il primo concerto tenuto da Coleman nella Penisola dopo che ha compiuto l’età di 80 anni e stando a sentire le voci che circolano potrebbe essere una delle ultime occasioni in cui ascoltarlo dal vivo. E poi ci sono gli Yellow Jackets, che hanno fatto la storia del fusion, una mescolanza tra jazz e musica più libera, mescolata anche a suoni orientali, per un target di appassionati che va dai 30 ai 70 anni”.
Due parole anche sulla location, la Cava Antica, a San Marino Città.
“Grazie alla collaborazione con l’Ufficio di Stato per il Turismo e in particolare al Direttore Macina per l’occasione sarà ‘smontato’ il parcheggio, e la Cava Antica diventerà una location davvero magica. Aggiungo che siamo molto soddisfatti per come stanno procedendo le prenotazioni (l’arena conterrà circa un migliaio di spettatori, già ci sono 3-400 posti prenotati a sera), contiamo molto sull’eccezionalità dell’evento e sulla straordinaria classe dei protagonisti”.