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Somavia (ILO): Produrre per rilanciare la ripresa economica

da Redazione

Alla conferenza annuale dell’ILO, a Ginevra, la relazione del direttore generale dell’Ufficio Internazionale del Lavoro, Juan Somavia, ha affermato che la crescente instabilità dei mercati finanziari e le crisi del debito pubblico in Europa potrebbero mettere a repentaglio gli sforzi per la ripresa dell’economia e dell’occupazione globale.Somavia ha chiesto di dare ampio spazio alla flex security e al problema delle pensioni. All’incontro erano presenti rappresentanti sammarinesi dell’ANIS e del sindacato. Da San Marino Fixing oggi in edicola.

Di Alessandro Carli

 

La crescente instabilità dei mercati finanziari e le crisi del debito pubblico in Europa potrebbero mettere a repentaglio gli sforzi per la ripresa dell’economia e dell’occupazione globale.
E’ quanto ha affermato il rapporto del direttore generale dell’Ufficio Internazionale del Lavoro, Juan Somavia, presentato nel corso della Conferenza annuale dell’Ilo a Ginevra.
“I principali attori internazionali – ha affermato – hanno posto l’obiettivo dell’occupazione di qualità al centro dei loro piani di ripresa economica. Siamo sempre più preoccupati che i progressi compiuti verso questo obiettivo possano essere compromessi a causa di una pericolosa nuova ricaduta della crisi finanziaria”.
Il rapporto ha sottolineato inoltre che, sebbene la produzione sia ripartita, la disoccupazione ha continuato ad aumentare nel 2010 in numerosi Paesi. Il tasso di disoccupazione mondiale dovrebbe rimanere elevato nel 2010, pari al 6,5%, ovvero oltre 210 milioni di persone nel mondo.
Il documento avverte che “per molti lavoratori, uomini e donne, e per numerose imprese dell’economia reale la ripresa non è ancora iniziata”, aggiungendo che una disoccupazione elevata fa emergere “lo spettro di una ripresa senza occupazione in molti Paesi”.
La percentuale di lavoratori impiegati in occupazioni vulnerabili nel mondo è stimata fra il 49,5 e il 52,8% nel 2009, che rappresenta un aumento potenziale di oltre 100 milioni di lavoratori vulnerabili a partire dal 2008.
“Sappiamo – ha dichiarato Somavia – che non può esistere una ripresa sostenibile senza una ripresa dell’occupazione. La prova che stiamo affrontando è giungere rapidamente ad una ripresa ad alto tasso di occupazione, e cominciare un cammino di crescita forte, sostenibile e equilibrata che porti alla stabilità sociale attraverso il lavoro dignitoso per tutti. Su questo presupposto – ha sottolineato – potremo avviare un processo sostenibile di riduzione del deficit pubblico e del debito, ed è in linea con il Patto globale per l’occupazione adottato dalla Conferenza Internazionale del Lavoro nel 2009”.
La Conferenza annuale ha ospitato una serie di dibattiti ai quali hanno partecipato i rappresentanti dei governi, dei lavoratori e dei datori di lavoro provenienti dai 183 Stati membri dell’Ilo.
Si è parlato delle misure per una ripresa che favorisca l’occupazione e per promuovere una crescita più sostenibile e equilibrata.
Il 14 giugno sono previsti due eventi di alto livello nel corso dei quali sarà esaminato il ruolo dell’occupazione produttiva e della protezione sociale in vista della realizzazione degli obiettivi di sviluppo adottati a livello internazionale e degli obiettivi di sviluppo del Millennio.
Saranno esaminati anche i progressi compiuti per attuare il Patto globale per l’occupazione dell’Ilo, adottato l’anno scorso in risposta alla crisi economica mondiale e concepito per orientare le politiche nazionali e internazionali volte a stimolare la ripresa economica, a creare occupazione e a fornire protezione ai lavoratori e alle loro famiglie.
All’Ilo si è tenuta inoltre una discussione sulle tendenze dell’occupazione e sulle sfide per il prossimo decennio.
Sono state analizzate le politiche macroeconomiche, del-l’occupazione, del mercato del lavoro, commerciali e di investimento necessarie per promuovere un’occupazione piena, dignitosa e produttiva. Allo stesso tempo, la discussione si è occupata dei legami tra diritti del lavoro, protezione sociale e dialogo sociale per raggiungere gli obiettivi di occupazione attraverso un approccio integrato del lavoro dignitoso.
La Conferenza di Ginevra ha anche discusso l’elaborazione di una norma internazionale sull’Hiv/Aids nel mondo del lavoro: all’interno una serie di disposizioni su programmi di prevenzione e misure anti-discriminazione a livello nazionale e d’impresa che contribuisce a rafforzare il contributo del mondo del lavoro all’accesso universale alla prevenzione del-l’Hiv, ai trattamenti, cure e supporto alle persone colpite. All’appuntamento di Ginevra anche rappresentanti dell’Associazione Nazionale dell’Industria Sammarinese e del sindacato.
“A latere dell’evento – raccontano i due delegati dell’ANIS – si è svolta anche una serie di riunioni organizzate da un gruppo di imprenditori europei. Si è parlato della difficoltà di applicazione della flex security: un’utopia che gli Stati non possono permettersi. Per uscire dalla crisi la parola d’ordine è ‘produttività’. Ma ampio spazio è stato concesso anche al problema delle pensioni. L’Europa sta invecchiando: sono stati stimati, nei prossimi anni, milioni di nuovi pensionati, che di fatto allargheranno la forbice tra chi lavora e chi è in pensione. Non esistono ricette: occorre lavorare e recuperare la produttività”.
 

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