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Si riuniscono Eurogruppo ed Ecofin Tremonti oggi e domani in Lussemburgo

da Redazione

Lussemburgo ospita oggi e domani la riunione mensile dell’Eurogruppo e di Ecofin: sul tavolo le misure per uscire dalla crisi, a partire dall’approvazione del Fondo europeo di stabilizzazione finanziaria da 440 miliardi varato il 9 maggio scorso per bloccare il “contagio” della crisi greca. Per l’Italia parteciperà direttamente il Ministro Giulio Tremonti.

Si svolgono oggi e domani in Lussemburgo una serie di riunioni dei ministri finanziari, prima dell’Eurozona e poi dell’intera Ue, attorno al tradizionale appuntamento mensile del Consiglio Ecofin. Per l’Italia parteciperà il ministro dell’Economia Giulio Tremonti. Gli appuntamenti dei ministri cominciano oggi alle 15, con l’eurogruppo, che probabilmente approverà gli ultimi dettagli tecnici del ‘Fondo europeo di stabilizzazione finanziaria’ da 440 miliardi di euro, che l’eurogruppo aveva deciso di creare il 9 maggio scorso per bloccare il ‘contagio’ della crisi greca ad altri paesi vulnerabili dell’euro. I ministri dei Sedici potranno anche affrontare informalmente altri temi che sono previsti per la riunione dell’Ecofin di domani, come i piani di risanamento di bilancio di Portogallo e Spagna, la situazione in Grecia e forse anche la manovra italiana, oltre che la situazione dell’euro e dei mercati in generale. Una delle questioni sul tappeto – di cui si discuterà probabilmente anche all’Ecofin – riguarda l’equilibrio fra le misure di rigore finanziario per i paesi che devono risanare i propri bilanci, e la necessità più generale di non frenare la ripresa, o addirittura di indurre una nuova recessione, ritirando troppo presto e ovunque gli stimoli all’economia. Alle 19.30 è previsto che ai ministri dell’Eurozona si aggiungano quelli degli altri paesi dell’Ue, per la seconda riunione del gruppo di riflessione sulla ‘governance’ economica, presieduto da Herman Van Rompuy, il presidente ‘stabile’ del Consiglio europeo. Domani i ministri dei Ventisette cambieranno temporaneamente cappello per tenere, alle 9, la riunione annuale dei governatori della Banca europea degli investimenti (Bei). Alle 10,30 comincerà la sessione formale del Consiglio Ecofin. In agenda ci sono innanzitutto i programmi di stabilità di Cipro, Spagna e Portogallo (gli ultimi due aggiornati con le nuove misure complementari), e quelli di "altri Stati membri che vogliano presentare misure recenti", come l’Italia.
L’Ecofin preparerà poi una serie di ‘dossier’ da mettere su tavolo dei capi di Stato e di governo al Consiglio europeo del 17 giugno. Oltre ai punti più rituali – lo stato d’avanzamento e le linee guida della strategia ‘Europe 2020’, un rapporto sulle ‘exit strategies’ dopo la crisi, la preparazione del prossimo G20 di Toronto – la discussione più interessante sarà probabilmente quella sui progressi nell’attuazione delle riforme per rafforzare la regolamentazione del settore finanziario. Sulla base di una relazione del commissario al Mercato interno e servizi finanziari, Michel Barnier, i ministri passeranno in rassegna le molte novità scaturite negli ultimi mesi dalle iniziative già proposte o annunciate dalla Commissione, come il ‘fondo anti-crisi’ per le banche (finanziato da prelievi sulle banche stesse), la direttiva sui derivati, le nuove regole per le agenzie di rating, nuove misure sulle vendite allo scoperto (‘short selling’) e sui Cds (Credit Default Swaps, le assicurazioni contro l’insolvenza relative al debito sovrano degli Stati), nuovi emendamenti alla direttiva sui requisiti di capitale e altre misure per tutelare investimenti e depositi. La Commissione, in particolare, farà pressioni per avanzare rapidamente sul pacchetto sulla supervisione finanziaria, già presentato, e in particolare sulla creazione della nuova autorità comunitaria di controllo dei mercati finanziari, l’Esma (European Securities and Markets Authority). Un punto simbolicamente significativo, che comunque verrà liquidato subito senza problemi dai ministri, è il rapporto della Commissione e della Bce che chiede il via libera per l’ingresso nell’euro dell’Estonia, a partire dal primo gennaio 2011. La decisione finale sarà presa comunque dal Consiglio europeo. Una conferenza stampa della presidenza dell’Ecofin è prevista domani prima di pranzo. Durante il pranzo di lavoro, poi, i ministri discuteranno la situazione economica. Non mancherà, probabilmente, una strigliata collettiva al ministro delle Finanze ungherese, per la ‘strana crisi’ indotta sui mercati dalle incaute dichiarazioni di un portavoce del nuovo governo di Budapest sull’eventualità, non esclusa, d’insolvenza del suo paese. Dichiarazione a cui è seguita una marcia indietro da parte del governo ungherese, ma che ha inciso negativamente sull’andamento dei mercati e dell’euro.

 

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