Home NotizieSan Marino La Gdf di Terni scopre 2 società  di comodo a San Marino

La Gdf di Terni scopre 2 società  di comodo a San Marino

da Redazione

La Guardia di finanza di Terni ha accertato l’esistenza di due società di comodo a San Marino tramite le quali alcuni imprenditori di Terni e Roma avrebbero portato all’estero circa 700 mila euro, sottraendoli a tassazione in Italia. Sempre le Fiamme gialle hanno trovato altri 400 mila euro in un conto bancario di San Marino nella disponibilità di una persona di Terni.

La Guardia di finanza di Terni ha accertato l’esistenza di due società di comodo a San Marino tramite le quali alcuni imprenditori di Terni e Roma avrebbero portato all’estero circa 700 mila euro, sottraendoli a tassazione in Italia.

Sempre le Fiamme gialle hanno trovato altri 400 mila euro in un conto bancario di San Marino nella disponibilità di una persona di Terni. La Gdf ha avviato le procedure per recuperare questi redditi alla tassazione, con le sanzioni ed i relativi interessi.

La frode all’erario – si apprende stamani dalla Gdf di Terni – si sarebbe sviluppata secondo il meccanismo delle società ”estero vestite”, e cioè che vengono create e domiciliate in paesi a fiscalità privilegiata, allo scopo di trasferire capitali all’estero.
I finanzieri del nucleo di polizia tributaria di Terni, durante perquisizioni nelle sedi di società immobiliari, hanno rinvenuto documentazione sia contabile che non ufficiale che – a loro giudizio – dimostrava la titolarità da parte di alcuni imprenditori ternani e romani di società – ritenute, appunto, di comodo dagli investigatori – a San Marino, inizialmente create da residenti del Titano. Di queste società, la Gdf ha acquisito la contabilità e, con una serie di riscontri (anche bancari) e controlli incrociati, ritiene di aver acquisito elementi per dimostrare che una serie di fatture emesse dalle società sanmarinesi “’non erano supportate – spiegano stamani le Fiamme gialle – da alcuna prova circa la loro effettività”. Insomma, per gli investigatori le società estere sarebbero un mero recapito ed erano gestite da imprenditori italiani per trasferire disponibilità all’estero, evitando di pagare le imposte in Italia. Non è dato sapere né il nome di queste società presunte estero-vestite, né tantomeno il campo di attività.
Nel corso della stessa indagine i finanzieri hanno accertato che un ternano aveva dal 2007, presso una banca di San Marino, oltre 400 mila euro: somma di cui – sottolinea la Gdf – non vi era traccia nella dichiarazione dei redditi dell’interessato, che non avrebbe neanche utilizzato lo scudo fiscale per regolarizzarla. La stessa Gdf ternana ha in corso altre indagini sul trasferimento di capitali occulti all’estero non solo a San Marino ma anche in Lussemburgo e Svizzera. In particolare sono in corso, tra Terni e Orvieto, verifiche sia a imprese che a persone fisiche con accertamenti anche su banche, broker, intermediari e professionisti che farebbero da collegamento con i paradisi fiscali.

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