La crisi ha mostrato come le nozioni economiche e finanziarie siano poco conosciute: ciò porta spesso a decisioni sbagliate con conseguenze disastrose.
La crisi ha mostrato come le nozioni economiche e finanziarie siano poco conosciute: ciò porta a molte decisioni sbagliate le cui conseguenze sono spesso disastrose. Servono, pertanto, programmi di alfabetizzazione finanziaria nelle scuole e nelle aziende per sopperire alla scarsa conoscenza finanziaria che, purtroppo, è diffusa in larghi strati della popolazione facendo sì che i problemi finanziari passino inosservati a lungo prima di esplodere, le conseguenze degli errori devastino individui e famiglie e, infine, che i costi di questi errori siano troppo alti. La non alfabetizzazione finanziaria si è riscontrata anche da noi. Da quanto reso noto dal Tesoro americano, emerge che la maggioranza delle famiglie non ha dimestichezza con il tasso d’interesse composto, l’inflazione e la diversificazione del rischio, e le indagini della Banca d’Italia sui bilanci delle famiglie italiane rivelano una situazione ancora più preoccupante. Conoscere i concetti finanziari fondamentali è importante perché chi ne ha una scarsa conoscenza, tende a non pianificare la propria pensione, a non risparmiare e ad ottenere prestiti con alti interessi e spese. I problemi finanziari, sottovalutati a lungo, portano ad un risparmio per la pensione insufficiente a coprire le spese post lavoro: i calcoli per un avvenire sereno sono affidati solo all’iniziativa individuale. Allo stesso modo, il numero delle carte di credito e il loro indebitamento, dipendono dalle decisioni dell’individuo; ma per chi non conosce la legge del tasso d’interesse composto, non è facile capire quando il debito diventa così alto da renderlo insostenibile. Con la crisi, le conseguenze degli errori finanziari sono diventate più visibili. Il fallimento di aziende importanti aveva già evidenziato alcune scelte sbagliate, come la tendenza dei lavoratori ad investire molto nelle azioni dell’impresa in cui lavorano, rischiando di perdere l’impiego ed i propri risparmi. Chi, poi, ha comprato la casa con i mutui subprime, si è trovato nel giro di alcuni mesi con l’ufficiale giudiziario alla porta. I segnali non sono confortanti. Ma c’è di che preoccuparsi ancora più, perché i costi non sono solo individuali, ma si riflettono a livello macroeconomico per il corposo intervento dei governi nel salvataggio di banche ed istituzioni finanziarie e per le forme di assistenza da offrire alle famiglie incorse in serie difficoltà finanziarie.