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E’ morto il matematico Vladimir Arnold autore della Teoria delle Catastrofi

da Redazione

Si è spento Vladimir Arnold, uno dei più grandi matematici del XX Secolo. Autore della Teoria delle catastrofi, la sua fama era legata in particolare al teorema di Kolmogorov-Arnold-Moser (Kam) sulla stabilità di sistemi hamiltoniani integrabili. L’URSS gli negò la gioia della Medaglia Fields per gli “eroi” della matematica.

Il matematico russo Vladimir Igorevic Arnold, considerato uno dei giganti della matematica del XX secolo, autore della teoria delle catastrofi e del teorema Kam, è morto ieri nell’ospedale Saint-Antoine di Parigi.
Era stato ricoverato improvvisamente mercoledì notte in seguito ad una peritonite; ha subito un intervento chirurgico ma non è sopravvissuto all’operazione. Avrebbe compiuto 73 anni il prossimo 12 giugno.
Uno dei più famosi matematici viventi si trovava in Francia da due mesi in missione per conto dell’Istituto Steklov di Mosca dell’Accademia russa delle Scienze, di cui era professore emerito.
Studioso pluripremiato (ha ricevuto tra l’altro il Premio Crafoord nel 1982 e il Premio Wolf nel 2001), Arnold fu insignito nel 1974 della Medaglia Fields, il più prestigioso riconoscimento per i lavori di matematica spesso accostato al Nobel, ma non poté ritirarla per l’opposizione del governo dell’Unione Sovietica.
La fama di Arnold era legata in particolare al teorema di Kolmogorov-Arnold-Moser (Kam) sulla stabilità di sistemi hamiltoniani integrabili. Negli anni Ottanta mise a punto “la teoria delle catastrofi” (titolo omonimo di un suo libro bestseller internazionale tradotto nel 1990 in italiano dall’editore Bollati Boringhieri), che fornisce un metodo universale per studiare tutti i tipi di transazioni brusche, discontinuità e cambiamenti improvvisi.
Vladimir Arnold ha contribuito in numerosi settori scientifici, tra cui la teoria dei sistemi dinamici, la topologia, la geometria algebrica, la meccanica classica e la teoria delle singolarità, nell’arco di una carriera durata oltre 45 anni dal suo primo grande risultato: la soluzione del tredicesimo problema di Hilbert nel 1957.
Nato ad Odessa, oggi in Ucraina, nel 1937, giovanissimo allievo di Andrey Kolmogorov all’Università di Mosca, Arnold dimostrò a soli 20 anni che ogni funzione di più variabili può essere costruita a partire da un numero finito di funzioni di due variabili, risolvendo perciò il tredicesimo problema di Hilbert. Dopo la laurea presso lo stesso ateneo nel 1959, Arnold vi ottenne la cattedra, che occupò fino al 1986. In seguito si trasferì all’Istituto Matematico Steklov di Mosca e divenne membro dell’Accademia delle Scienze dell’Unione Sovietica. Era anche membro dell’Accademia delle Scienze di Francia ed aveva insegnato negli anni Ottanta all’Università di Parigi. Arnold ha dato inizio, inoltre, alla teoria della topologia simplettica come disciplina a sé stante.

 

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