Home NotizieSan Marino Scambio automatico informazioni? solo con 2 anni di adeguamento

Scambio automatico informazioni? solo con 2 anni di adeguamento

da Redazione

La Repubblica di San Marino è disposta a cedere sullo scambio automatico delle informazioni. Ma pone due condizioni essenziali: un periodo di adeguamento di 24 mesi e la non retroattività. È questo il succo del documento letto ieri in aula dal Segretario agli Esteri Antonella Mularoni nella prima giornata del Consiglio Grande e Generale, il succo di quanto chiede San Marino per una resa con l’onore delle armi alla prepotenza (comunque per certi versi giustificata) italica.

Forme di controllo reciproco, irretroattività, un periodo di adeguamento di due anni. Sono le condizioni che San Marino pone all’Italia per accettare lo scambio automatico di informazioni, contenute nel documento letto ieri in Aula durante la seduta del Consiglio grande e generale da parte del segretario di Stato per gli Affari esteri, Antonella Mularoni. Un documento che in sette pagine ripercorre anche quanto fatto fin qui dal governo lungo la strada "irreversibile" della trasparenza e dell’adeguamento agli standard internazionali.
La disponibilità del Titano allo scambio automatico, precisa il titolare degli Esteri, presuppone anche "la contestuale firma del Protocollo di modifica della convenzione contro le doppie imposizioni, la conclusione dell’iter di ratifica di tutti gli accordi già sottoscritti, l’uscita del Paese dalla black list italiana e la definizione di ambiti di collaborazione da individuarsi con riferimento all’accordo di cooperazione economica". C’è inoltre disponibilità a rivedere le norme del 1993 sull’interscambio.
Mularoni ribadisce la ferma volontà del governo di normalizzare i rapporti con l’Italia, anche per fare "cessare la guerra mediatica e non solo" in atto verso il Titano. Così come gli sforzi fatti per adeguarsi agli standard internazionali, che porteranno alla sottoscrizione di "32 accordi secondo i più avanzati standard Ocse": 24 sono già in cascina.
Sforzi riconosciuti a livello internazionale, ribadisce all’Italia, dal Gafi, come dall’Ocse e del Moneyval. "Entro l’estate", infine, dovrebbe perfezionarsi l’iter per l’adesione al Greco e alla Convenzione del Consiglio d’Europa sul riciclaggio, la ricerca, il sequestro e la confisca dei proventi di reato e sul finanziamento del terrorismo. A tutto ciò si aggiunge una serie di progetti di legge approvati o in corso di approvazione.
Tornando all’Italia il segretario di Stato precisa che l’accordo contro le doppie imposizioni fiscali, già parafato, è in "buona parte soddisfacente, in particolare per l’articolo concernente gli interessi, i dividendi e i canoni". Non soddisfa, invece, quanto raggiunto sul fronte della tassazione di lavoro dipendente dei frontalieri. E poi è arrivata la richiesta italiana dello scambio automatico di informazioni.

FEROCE CRITICA DALL’OPPOSIZIONE: A ROMA COL CAPPELLO IN MANO
Né dignità, né tantomeno orgoglio nelle sette paginette dell’esecutivo dedicate alla risoluzioni dei rapporti con l’Italia. È durissimo il punto di vista del capogruppo del Psd, Claudio Felici, il primo dei 45 iscritti al dibattito più importante di questa sessione del C.G.G..
Nel documento, per il capogruppo Psd, si ritrovano "affermazioni improprie e di una ingenuità che non voglio definire". "Non pensavo che questo dibattito servisse per parlare delle nostre responsabilità e delle nostre beghe interne – dice in aula – mi pareva che si dovesse discutere su cosa il nostro Paese dovrà essere d’ora in poi e soprattutto, che si dovesse parlare all’esterno”. E ancora: "Un paese non deve avere la sindrome da peccato originale e andare a Roma con il cappello in mano". Infine, la direzione presa dal Psd sembra chiara "non vi seguiremo in questa mancanza si orgoglio".

 

Forse potrebbe interessarti anche:

Lascia un commento