Home NotizieItalia Isae: cala la fiducia dei consumatori i prezzi invece salgono rapidamente

Isae: cala la fiducia dei consumatori i prezzi invece salgono rapidamente

da Redazione

Scende a maggio la fiducia dei consumatori, dice l’Isae, il pessimismo è più marcato nelle valutazioni sul quadro economico generale e un deciso peggioramento è legato anche alla fiducia su prospettive a breve termine, mentre la situazione corrente preoccupa un po’ meno i consumatori. In compenso i prezzi hanno segnato una brusca accelerazione. L’analisi dell’Isae, in buona sostanza, fotografa ciò che le famiglie italiane colgono della crisi. E dopo l’affaire Grecia, la preoccupazione è tornata palese.

Scende a maggio la fiducia dei consumatori. L’indice si posiziona a 105,4, contro 107,9 di aprile, approssimandosi ai valori dello scorso maggio verosimilmente a causa delle tensioni finanziarie internazionali. A rilevarlo è l’Isae, l’Istituto di studi e analisi economica sottolineando che il pessimismo è più marcato nelle valutazioni sul quadro economico generale, il cui indicatore passa da 81,3 a 76,6, mentre un deciso peggioramento caratterizza anche la fiducia sulle prospettive a breve termine (da 95,5 a 91,9). Segnano un deterioramento più contenuto, rileva ancora l’Isae, l’indicatore relativo alla situazione personale (da 120,7 a 120,3) e quello sulla situazione corrente (da 117,9 a 117,3). La flessione registrata nel mese corrente è dovuta a valutazioni marcatamente più sfavorevoli sull’evoluzione a breve termine del paese. L’Isae, inoltre, rileva che i prezzi segnano una netta accelerazione, soprattutto per quanto riguarda le attese per i prossimi dodici mesi e che gli intervistati ritengono, per contro, il momento presente più favorevole per gli acquisti di beni durevoli, con il saldo che recupera da -70 a -68, miglior valore dal marzo del 2002. A livello territoriale, prosegue l’Istituto, la fiducia segna una flessione diffusa ma differente nell’entità: il calo maggiore si rileva nel Centro, nel Nord Ovest e nel Sud la diminuzione è in linea con la media nazionale e nel Nord Est invece è di misura più moderata.

IL QUADRO GENERALE
Riguardo il quadro economico generale, rileva l’Isae, il forte deterioramento del quadro economico generale è attribuibile per la maggior parte a previsioni pessimistiche sull’evoluzione del paese nei prossimi dodici mesi: il saldo scende a -41 (era -27 in aprile) minimo dal marzo del 2009. Si deteriorano anche i giudizi sulla situazione corrente (da -95 a -97) e aumentano i timori di incremento della disoccupazione (da 85 a 88). Relativamente all’andamento dei prezzi negli ultimi dodici mesi, il saldo ponderato, prosegue l’Isae, segna l’ottavo aumento consecutivo, posizionandosi a 27 (era 24 in aprile) in prossimità dei valori dell’aprile del 2009. Un’accelerazione della dinamica, proporzionalmente più marcata, emerge nelle aspettative a breve termine, con il saldo che sale da -11 a 2 positivo per la prima volta da settembre 2008. Per i giudizi e previsioni sulla situazione personale, l’Isae sottolinea che segnano complessivamente una flessione quasi trascurabile, a sintesi di opinioni eterogenee e con variazioni di entità contenuta. A fronte di una situazione economica della famiglia sostanzialmente stabile (-47 il saldo; era -46 in aprile), il bilancio familiare, pur mantenendosi positivo, segna un deterioramento rispetto alla scorsa rilevazione (+1 il saldo rispetto a +3); si accentuano inoltre le preoccupazioni per l’evoluzione della situazione familiare per i prossimi dodici mesi: il saldo passa da -10 a -13, valore più basso dall’aprile del 2009.

LE DIFFERENZE A LIVELLO TERRITORIALE
A livello territoriale, l’Isae sottolinea che la flessione della fiducia dei consumatori registrata a livello nazionale è diffusa a tutto il territorio, risulta però più marcata nel Centro, in linea con la media nazionale nel Nord Ovest e nel Sud e più moderata nel Nord Est. In particolare, nel Nord Ovest l’indice flette da 109,6 a 107,2 posizionandosi sui minimi dallo scorso giugno. A deteriorarsi, spiega l’Istituto, sono soprattutto le valutazioni sul clima economico, in particolare le previsioni sull’evoluzione dell’economia italiana e del mercato del lavoro. Sempre nel Nord Ovest, migliorano invece le valutazioni sul clima personale e corrente, soprattutto per previsioni in marcato aumento riguardo all’opportunità del risparmio e ad una situazione familiare, sia economica che di bilancio finanziario attuale, in moderato miglioramento. Riguardo il Nord Est, l’Isae sottolinea che la fiducia segna la flessione più contenuta, da 106,7 a 105,8 , anche in questo caso a causa di valutazioni pessimistiche sul quadro economico generale e in parte anche per sfavorevoli aspettative future. In quest’area del Paese, migliora per contro lievemente la situazione personale per valutazioni decisamente favorevoli circa gli acquisti di beni durevoli e le opportunità future di risparmio, nonostante giudizi sfavorevoli riguardo alla situazione economica della propria famiglia.
Al Centro, invece, prosegue l’Isae, la fiducia registra la flessione di maggiore entità da 107,5 a 104,3, dovuta alle valutazioni diffusamente sfavorevoli, di particolare intensità circa le prospettive sulla situazione economica del paese e marcate riguardo al bilancio finanziario della famiglia e alle valutazioni (attuali e prospettiche) sul risparmio. Nel Mezzogiorno, infine, anche in questa ripartizione la flessione la fiducia, che passa da 108,3 a 106,1, è dovuta a valutazioni sfavorevoli circa il quadro economico generale. Qualche segnale positivo giunge, per contro, dalle valutazioni sulla situazione economica della propria famiglia.

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