Home NotizieSan Marino Basta euro sul Titano? Una sciocchezza

Basta euro sul Titano? Una sciocchezza

da Redazione

San Marino senza più Euro? Una sciocchezza. O meglio, una fervida fantasia di stampa. L’ipotesi che da qualche giorno stava scivolando tra gli addetti ai lavori e che ieri è stata rilanciata dal Corsera, e cioè che Tremonti potrebbe far leva sulla “revoca” della garanzia italiana sulla circolazione dell’Euro a San Marino è bollata come “improbabile” e irrealistica dal Segretario di Stato Mularoni.

San Marino fuori dall’euro, costretta a “inventarsi” un’altra moneta? Una sciocchezza, una fantasia giornalistica. Una di quella per la quale il politico di turno tira fuori volentieri l’espressione “certa stampa”, anche se certa stampa è il più blasonato quotidiano italiano, il Corriere della Sera. Ma l’ipotesi stampata ieri in un articolo firmato Mario Sensini della possibile revoca da parte di Tremonti della garanzia italiana ambito Ue sulla circolazione dell’euro a San Marino, in soldoni la fine forzata dell’età dell’Euro per il Titano, è bollato dal Segretario di Stato agli Esteri Antonella Mularoni come “improbabile”, come una fantasia giornalistica. Una fantasia molto fervida, oltretutto.
"A noi – ha spiegato ai giornalisti nella consueta conferenza stampa del lunedì a margine della riunione del Congresso di Stato – non è pervenuto nulla a livello ufficiale, né in via ufficiosa dai funzionari". E ancora: "Penso non sia nemmeno interesse della Comunità europea che San Marino sia fuori dall’Euro". E su questo non ci piove. Anche perché l’Euro oggi ha ben altri problemi, e non può cominciare a perdere i pezzi quando l’unità del sistema deve reggere l’urto di una crisi – quella greca – senza precedenti.
Il Segretario Mularoni ha spiegato inoltre che “La convenzione valutaria con l’Italia è in atto di negoziato”.

 

SCAMBIO INFORMAZIONI, PRESTO LA FIRMA CON IL CANADA
Il Segretario agli Esteri Antonella Mularoni ha riferito anche in merito alla definizione del testo dell’accordo sullo scambio di informazioni TIEA, sul modello Ocse 2005, con il Canada, accordo che dovrebbe essere firmato a breve, e di una seconda intesa, questa volta con la Bosnia Erzegovina, sulla ”promozione e protezione reciproca degli investimenti”.
“L’attività diplomatica prosegue su molti fronti – ha spiegato Antonella Mularoni -. E’ evidente che il rapporto con l’Italia per noi è fondamentale e proprio per questo auspichiamo una pronta e positiva conclusione della trattativa con la vicina Italia. Il Governo sta lavorando a ritmi serrati per riuscire ad uscire dalla lista nera italiana e, speriamo quanto prima, per ratificare gli accordi già firmati, compreso quello contro le doppie imposizioni”.
L’accordo con la Bosnia Erzegovina, a garanzia degli imprenditori che intendono investire nei due Paesi, intanto potrebbe essere il viatico per la firma contro le doppie imposizioni con quel Paese. Ad oggi sono 24 gli accordi internazionali firmati da San Marino sullo scambio di informazioni o contro le doppie imposizioni.

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