L’inaugurazione della struttura in una data simbolica: è prevista per il prossimo 11 settembre.
Il nuovo Palacongressi di Rimini? “Un’opera solida, funzionale, contemporanea, una struttura di forte impulso per il mercato dei congressi”. Parola di Volkwin Marg e del suo staff al lavoro allo studio GMP di Amburgo. I cantieri aperti della nuova struttura di Via della Fiera – un’immagine che ha accompagnato i cittadini per lunghi mesi – iniziano ad assumere una “forma” ben precisa: il taglio del nastro è previsto per il mese di settembre, ma le linee-guida del progetto sono già ben dettagliate. L’edificio infatti si integra con le linee del paesaggio e si pone garbatamente al servizio degli ospiti e della collettività. Tra le priorità, il verde e il rispetto dell’ambiente: l’area che accoglierà la struttura porta la firma di Andreas Kipar, architetto del verde. La riqualificazione prevede il recupero del laghetto e dei corsi d’acqua, la rivalutazione del parco attualmente esistente, al quale sarà data continuità fino al mare, la creazione di percorsi ciclabili e pedonali. I parcheggi, per oltre mille auto, saranno tutti interrati e verranno studiati a fondo gli aspetti della viabilità ed i flussi di traffico. Insomma, la carta di identità di chi si appresta a diventare il più grande Palacongressi d’Italia ha già un nome e una forma.
Filosofia architettonica
“La filosofia del nostro Studio – ha evidenziato l’architetto Clemens Kusch – non rincorre linguaggi avanguardistici. Sono l’elemento della contemporaneità e quello del legame con il luogo a dominare i tratti dei nostri progetti. Ed è in omaggio alla contemporaneità che le nostre opere sono solide e funzionali. La vera modernità è rendere protagonista il fruitore di un luogo. Per questo abbiamo progettato il nuovo Palacongressi di Rimini con criteri di assoluta flessibilità e funzionalità. Una conchiglia protesa verso il mare (dove trova spazio la grande sala da 1.600 posti ad anfiteatro), e sospesa su sostegni di acciaio sarà l’elemento d’identità del nuovo Palacongressi di Rimini. Abbiamo voluto creare una figura che potesse affermare il tratto di riconoscibilità dell’opera e divenire al contempo uno dei tratti di riconoscibilità mondiale per Rimini”. La conchiglia reca anche un intrinseco messaggio di richiamo e omaggio al territorio – il mare, ma, ancor più i frutti del mare, ovvero la capacità imprenditoriale del luogo – ed è anche in linea con i richiami all’architettura e alle immagini rinascimentali da sempre nelle corde di Volkwin Marg. “La conchiglia sarà interamente rivestita in vetro. Lo studio GMP predilige i materiali naturali e tradizionali – spiegano i progettisti – come il vetro. Quello che rivestirà la conchiglia sarà opaco per la massima armonizzazione tra architettura e ambiente circostante, mentre vetrate trasparenti agli ingressi e lucernari in copertura caratterizzeranno complessivamente i luoghi di permanenza dei congressisti. Abbiamo pensato a un’opera dove il linguaggio della luce fosse protagonista. Una luminosità naturale per mettere a proprio agio i congressisti, per restituire una complessiva immagine di chiarezza all’insediamento, ma anche per muoversi coerentemente a logiche di risparmio energetico e tutela ambientale”. Oltre al Palacongressi, nell’area della vecchia Fiera sorgeranno un Auditorium per la musica e alcune unità direzionali che si attesteranno sul rinnovato parco del torrente Ausa. “Nascerà così – ha spiegato l’architetto Clemens Kusch, coordinatore del progetto per GMP – in prossimità del centro di Rimini quello che possiamo definire ‘un foro della cultura e della comunicazione’ recuperando vasti spazi a verde utilizzabili dalla città”. E quella del rispetto verso l’ambiente è tra le linee chiave dello Studio GMP. Nell’ambito della riqualificazione è anche previsto un progetto complessivo riguardante il verde che darà continuità al parco dell’Ausa fino al mare. Viene proposto il recupero delle sponde del laghetto della cava e la realizzazione di un ponte carrabile su via della Fiera, al di sotto del quale percorsi ciclabili e pedonali, colleghino la zona del Palacongressi a quella del mare.
Palacongressi: i numeri
Sabato 11 settembre 2010 sarà inaugurato il nuovo Palacongressi di Rimini. Il costo complessivo dell’opera, incluso il valore dell’area, che è stata valutata 16 milioni, è di circa 113 milioni di euro. Il nuovo Palacongressi di Rimini sorgerà su un’area di 38.000 mq. Sempre lungo via della Fiera, sull’altro lato, dove ha sede l’attuale Palacongressi di Rimini e dalla superficie analoga, sarà realizzato l’Auditorium della Musica. La struttura propone due corpi principali collegati da un importante sistema di foyer con relativi servizi e da tre ingressi. Le aree calpestabili sono di circa 29.000 mq. Il primo corpo, quello che ospita l’ingresso principale, è composto da due piani calpestabili ed avrà un’altezza massima di 23 metri. Al piano terra, il grande foyer d’ingresso (circa 4.000 mq), rivolto in direzione mare, nel quale è possibile organizzare eventi in totale autonomia. Al primo piano la grande conchiglia-anfiteatro da 1.600 posti con poltrone fisse, suddivisibile in due sale da 800 sedute. Il secondo corpo, posizionato alle spalle del primo, collegato e integrato tramite il foyer, contiene la sala principale (4.754 mq, 4.700 posti disponibili), a sua volta suddivisibile (attraverso pareti mobili e isolate acusticamente) fino a otto sale autonome. L’altezza esterna della sala principale è di 17 mt, quella interna di 12 mt. Sempre al piano terra, altre due sale modulari rispettivamente da 600 e da 450 posti, suddivisibili in due ciascuna, nonché una sala da 300 posti e tre breakout rooms. Al primo piano la sala da 300 posti con arredi fissi e pavimento inclinato, 6 breakout rooms da 30 posti, 12 sale (delle quali 5 suddivisibili) da 40 a 120 sedute per oltre 1.500 posti complessivi. Dunque, una capienza massima di 42 sale, 9.300 sedute ed una sala principale che può ospitare 4.700 ospiti. Accanto alle sale, il Palacongressi prevederà spazi per l’allestimento di aree espositive che possono arrivare fino a 11.000 mq. All’interno della struttura vi saranno anche i nuovi uffici del Convention Bureau della Riviera di Rimini.
Nel segno dell’ecologia
Il nuovo palazzo dei congressi di Rimini si rivelerà una grande e moderna struttura congressuale anche sotto il profilo dei risparmi energetici e della qualità ambientale. Oltre al progetto legato alla riqualificazione urbana delle aree verdi circostanti, prevista nel piano di realizzazione del palazzo dei congressi (percorsi ciclabili, il laghetto artificiale, ecc), grande risalto è stato dato all’impianto di recupero delle acque piovane, che assicurerà l’irrigazione delle aree verdi, la conservazione delle falde acquifere, l’alleggerimento del carico idrico alle fognature bianche o miste.