Home NotizieSan Marino Black list, il Patto per San Marino ora ragiona sul piano B

Black list, il Patto per San Marino ora ragiona sul piano B

da Redazione

Alla fine si comincia a parlare di piano B. Quello per salvare (il salvabile) dell’economia di San Marino. Anche a fronte di un’inclusione, ormai quasi inevitabile (anche se magari solo temporanea), nella lista nera di Giulietto Tremonti. Occorre prevedere un percorso alternativo – spiega in una nota la coalizione di maggioranza – in caso di entrata in vigore del Decreto Incentivi con la sua black list.

Si comincia a parlare di “piano B” per salvare l’economia di San Marino. Una soluzione alternativa per evitare che l’inclusione, più che probabile, nella black list italiana, soffochi l’intera economia del Titano. La coalizione di maggioranza affida a una nota il resoconto della riunione del lunedì dell’esecutivo del Patto: "Oltre a lavorare per preparare il prossimo Consiglio, dentro al Patto si ragiona sul rapporto con l’Italia".
I rappresentanti delle otto forze capitanate dal Pdcs ribadiscono l’intenzione dell’esecutivo, ovvero quella di "compiere una precisa ricognizione di quanto San Marino ha fatto lungo il percorso della trasparenza, definire quanto ancora rimanga da fare in tempi brevi, e su queste basi trovare le condizioni per chiudere la trattativa con Roma". Se tutto ciò non bastasse, "di fronte all’eventualità di un’entrata in vigore del decreto incentivi- manda a dire il Patto- San Marino non può in ogni caso rimanere inerme, ma occorre prevedere un percorso alternativo".
Su questo punto, sostiene la nota, è impegnato l’esecutivo che incontrerà "a brevissimo" i rappresentanti del Patto "per un confronto e un approfondimento sugli interventi economici e di spesa possibili".
La coalizione ha già messo sul tavolo "accanto a iniziative di sviluppo, anche le possibili forme di contenimento della spesa" e "sta valutando – fa sapere la nota – un ventaglio di proposte serie sulle quali si dovrà aprire il confronto tra le forze politiche, economiche e sociali".
Infine, in via delle Scalette ieri è intervenuto anche il presidente della Fondazione Carisp Tito Masi, "per illustrare alle forze politiche la situazione circa la vicenda di Delta".

 

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