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Inter, festa dello scudetto Mourinho un piede fuori dalla porta?

da Redazione

La festa per lo scudetto o un anticipo di commiato? Dopo la vittoria sul Siena, con la firma ancora una volta di Milito, l’arma in più di quest’anno, alla festa in piazza Duomo con i 50 mila tifosi nerazzurri Josè Mourinho non si è visto sul pullman in trionfo. Come Balotelli. Del resto lo ha detto lui, il portoghese, che all’Inter non si sente a casa…

Protagonista della cavalcata scudetto, il tecnico dell’Inter Josè Mourinho ha tenuto un basso profilo nella serata dei festeggiamenti. Anzi, proprio non si è visto sul pullman scoperto su cui la squadra si e’ concessa un bagno di folla tra i 50 mila tifosi che hanno invaso piazza Duomo. Più volte la folla ha invocato il suo nome ma il tecnico portoghese non si è visto. Nemmeno Mario Balotelli si è fatto notare, mentre la sua fuoriserie nera è stata vista sfrecciare via quando la squadra è scesa dal pullman con cui tornava dall’aeroporto di Malpensa per salire a bordo del mezzo panoramico scoperto sul quale i campioni d’Italia hanno fatto la loro passerella nel centro di Milano. Il pullman è giunto in piazza Duomo, accolto dalla folla festante. Scalmanati tutti i nerazzurri, con gli argentini in testa, che esultavano sull’imperiale del mezzo. Tanti gli striscioni nella piazza e qualcuno è passato di mano ai giocatori. Come uno con scritto ”Mou come Nerone, a Roma ‘je brucia”. Dal pullman dell’Inter anche una battuta pesante nei confronti del capitano della Roma: ”Totti, anziché il pollice in bocca, mette il medio in c…’’, era scritto su uno striscione appeso alla fiancata destra del piano superiore del mezzo.
Decine di poliziotti in tenuta anti-sommossa hanno fatto largo al pullman che procedeva lentamente tra la folla – oltre 50 mila persone, secondo i volontari del 118, presenti con cinque ambulanze, un’automedica e un Posto medico avanzato – mentre nei settori transennati della piazza non e mancata qualche scena di panico per la ressa. Nulla, però, ha rovinato la festa, che è proseguita, fino a notte fonda. per calciatori e dirigenti con una cena nell’albergo Melià, nei pressi dello stadio di San Siro.

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