Home FixingFixing Diario della crisi del 14 maggio 2010

Diario della crisi del 14 maggio 2010

da Redazione

Cosa hanno in comune Mohammed Al Fayed e Warren Buffett? Il conflitto d’interessi. Personale per il padre del compianto Dodi, economico per il guru di Obama.

Di Saverio Mercadante

Mohammed Al Fayed e Warren Buffett. Storie molto diverse, eppure intrise dello stesso rh negativo che in un modo o nell’altro attraversa il mondo della Crisi: il conflitto di interessi. Quello personale di Al Fayed e quello economico di Buffet. L’egiziano ha fatto di tutto per diventare inglese ma c’è mai riuscito. Il proprietario del mitico Grande Magazzino Harrods, perseguitato dal fantasma del figlio Dodi, morto a Parigi assieme a Lady Diana, ha cercato per oltre trent’anni di ottenere la cittadinanza britannica. Quello che aveva urlato al mondo l’assassinio di suo figlio e della principessa, ha collocato una loro statua al primo piano del Grande Magazzino. Sul piedistallo del monumento funebre la scritta “vittime innocenti”. Un passo più in là una targa: “In memoria di Diana, principessa di Galles, e di Dodi Al Fayed, uccisi il 31 agosto 1997“. I sovrani del Qatar gli fanno la corte, dice di no tre volte. Poi cede. A loro, non agli inglesi. Harrods per un miliardo e mezzo di sterline, tre volte di più di quanto lo avesse pagato nell’85.
Warren Buffet, uno degli uomini più ricchi del mondo, il guru di Obama, nascosto tra le pieghe di una delle più odiate pubblic company del mondo. Si scopre essere il primo azionista di Moody’s con il suo fondo Berkshire Hathaway: 13,4% del capitale. Al secondo posto con il 10,5% Fidelity uno dei più grandi gestori di fondi del mondo. E poi tanti altri che comprano e vendono titoli: State Street, BlackRock, Vanguard, Invesco, Morgan Stanley Investment. I più grandi gestori di fondi a livello mondiale sono azionisti di Moody’s. E anche di Standard& Poor’s: nell’azionariato in evidenza, a fine 2009, i nomi di Blackrock, Fidelity, Vanguard. Gli stessi nomi. Che ci fanno gestori di fondi nel capitale di chi dà i voti ai bond emessi dalle stesse società che abitualmente un gestore compra e vende?

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