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Cameron-Clegg patto d’acciaio Il Regno Unito scopre la coalizione

da Redazione

E fu così che il Regno Unito scoprì l’esistenza di quella strana forma politica che è la coalizione di governo. Dopo l’addio con lacrimuccia di Gordon Brown, che chiude una parentesi di 13 anni di governo laburista, si apre l’era della coalizione (la prima del dopoguerra) tra i Conservatori di David Cameron, nuovo Primo Ministro, e i LibDem di Nick Clegg. Ma il compito sarà difficile, con un paese in profonda recessione e in crisi d’identità.

Un’uscita di scena abbondantemente annunciata, ma con la lacrimuccia per Gordon Brown, per tre anni Primo Ministro della Gran Bretagna. La serata di ieri oltre Manica è stata di quelle che lasciano il segno nella storia politica di una delle più antiche (e sane) democrazie del vecchio continente. Si chiude, soprattutto, una parentesi lunga 13 anni di governo laburista, iniziata da Tony Blair.
Il nuovo premier britannico è il Conservatore David Cameron, che sottoscriverà oggi un accordo con il piccolo partito dei LiberalDemocratici. Sarà il primo governo britannico di coalizione dal 1945.
L’accordo tra i due partiti di governo dopo colloqui durati cinque giorni ha fatto seguito ad elezioni che non hanno indicato un vincitore definitivo. Ricordiamo che i Conservatori hanno ottenuto la maggior parte dei seggi nelle elezioni politiche della settimana scorsa, ma non sono riusciti ad avere la maggioranza assoluta. I Laburisti dell’ex Premier Brown sono la seconda forza politica del Paese, ma sono stati i LibDem, paradossalmente i grandi sconfitti di questa tornata elettorale, a fungere il ruolo di ago della bilancia per tentare di dare un governo al Paese, che ha perso l’equilibrio del suo “bipartitismo perfetto”.
Quello che si troverà di fronte da oggi in poi Cameron è un paese in affanno. Indebitato e per certi versi in crisi d’identità. La Gran Bretagna sta infatti uscendo dalla sua peggiore recessione dalla Seconda guerra mondiale con un deficit record che gli analisti credono potrà essere ridotto efficacemente solo da un governo stabile e forte. Rimettere in sesto le finanze pubbliche che registrano un deficit all’11% del Pil è il primo compito del nuovo governo. Intanto i mercati hanno accolto con favore l’accordo, nella speranza che un governo guidato da un conservatore intraprenda passi decisi per contenere la spesa. Prima dell’annuncio di dimissioni di Brown, intanto, la sterlina era balzata dell’1% sul dollaro e i bond del governo sono saliti sulle notizie di un accordo imminente tra conservatori e Lib Dem.

 

I PARLAMENTARI LIB-DEM APPROVANO ACCORDO CON TORY
Nella notte il gruppo parlamentare e la direzione del Partito liberaldemocratico britannico hanno dato il loro assenso all’accordo di coalizione con i conservatori per la costituzione di un governo di coalizione dopo le elezioni dello scorso 6 maggio. Oltre al vice-premierato affidato a Clegg, in base all’intesa raggiunta, nel nuovo Governo entreranno altri quattro ministri liberaldemocratici.

 

 

IL LIBDEM CLEGG: FORMEREMO UN TIPO DI GOVERNO TUTTO NUOVO
Il Leader dei liberal democratici britannici, Nick Clegg, ha salutato ieri notte l’avvento "di un nuovo tipo di governo" in Gran Bretagna, dopo l’annuncio di un accordo di coalizione fra il suo partito e i conservatori del nuovo primo ministro David Cameron. "Formeremo un nuovo tipo di governo" ha detto in conferenza stampa Clegg, 43 anni, nominato vice primo ministro. "Spero che sarà il debutto di un nuovo modo di fare politica – ha aggiunto – nella quale ho sempre creduto, diversa, plurale, e nella quale uomini politici di diversa provenienza si uniscono e superano le loro differenze per fornire un miglior governo per il bene dell’intero paese". Un discorso impossibile anche da immaginare, purtroppo, in Italia.
"E’ questo che il popolo della Gran Bretagna ci ha domandato di fare nelle elezioni della scorsa settimana" ha concluso Clegg, confermando che i dirigenti del partito Lib-dem hanno largamente approvato questo accordo.

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