Home FixingFixing Diario della crisi del 7 maggio 2010

Diario della crisi del 7 maggio 2010

da Redazione

La crisi greca, secondo Le Monde, avrebbe fatto un’altra “vittima” in Italia: Mario Draghi.

Di Saverio Mercadante

 

Dal 2002 al 2005 vice presidente per l’Europa della Goldman Sachs, secondo il giornale francese Draghi è divenuto indifendibile. La Banca statunitense, sottolinea Le Monde, è accusata di aver aiutato la Grecia a truccare i propri conti e il debito. “Draghi ha perso ogni chance”, afferma uno stretto collaboratore di Sarkozy, citato dal quotidiano francese. “Sarà un po’ difficile”, ribadisce un altro consigliere dell’Eliseo. “Se dovesse essere nominato un italiano alla guida della Bce – sottolinea – dovrebbe comportarsi più da tedesco dei tedeschi”. Un altro italiano molto influente in Europa lancia invece la campagna contro le Tre Sorelle del rating mondiale. Bini Smaghi, membro del comitato esecutivo delle Banca Centrale Europea, attacca frontalmente le agenzie USA di rating Moody’s, Fitch e Standard&Poor’s che controllano circa il 96% del mercato. Le vicende greche hanno dimostrato che un loro giudizio equivale a una sentenza. Ma nutrono grandi dubbi sulla loro capacità di valutare la reale condizione debitoria di un soggetto e la loro imparzialità, come le dichiarazioni di Bini Smaghi sottolineano. Le agenzie sono pagate dai committenti che vogliono emettere un’obbligazione o ottenere qualsiasi altra forma di credito. La loro influenza è tale che senza il rating delle agenzie è difficile raccogliere denaro sul mercato. Ma il fatto che il loro giudizio sia pagato dai giudicati, espone le agenzie a un palese conflitto di interessi. Ed una delle misure al vaglio della commissione europea e della Banca Centrale è appunto la creazione di un proprio sistema di valutazione della solidità finanziaria dei Paesi della zona euro con l’obiettivo di spezzare il monopolio delle Tre Sorelle.

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