Home NotizieAttualità Arrestato il terrorista di Time Square è un pakistano naturalizzato USA

Arrestato il terrorista di Time Square è un pakistano naturalizzato USA

da Redazione

È durata poco la fuga del presunto attentatore di Time Square, l’uomo che aveva riempito di gas esplosivo un Nissan Pathfinder per poi farlo esplodere come una bomba nel cuore pulsante di New York. L’uomo, di origini pakistane ma naturalizzato statunitense, è stato arrestato all’aeroporto JFK mentre tentava di imbarcarsi per Dubai, prima tappa del volo verso il Pakistan. L’Fbi conferma l’arresto e aggiunge che si cercano i possibili complici. La partita, insomma, non è finita, anche perché New York continua ad essere nel mirino dei terroristi.

È durata poco la fuga del mancato attentatore pluriomicida di Times Square, New York. Anzi, è stata interrotta appena prima di incominciare, perché un uomo di origini pakistane ma naturalizzato statunitense è stato appunto fermato all’aeroporto Kennedy di New York mentre cercava di imbarcarsi su un volo per Dubai, alla volta del Pakistan.
L’uomo, Shahzad Faisal, 30 anni, secondo i media newyorkesi viveva in Connecticut, dove è stato acquistato – in contanti – il Nissan Pathfinder utilizzato come autobomba.
L’arresto di Faisal Shahzad è stato confermato durante una conferenza stampa dal ministro della Giustizia Eric Holder. Shahzad, ha aggiunto, è stato catturato all’aeroporto JFK mentre cercava di imbarcarsi su un volo in partenza per Dubai. "Questa indagine è in corso" ha detto Holder, "così come lo sono i nostri tentativi di mettere insieme informazioni di intelligence che siano utili e continueremo a seguire un certo numero di piste, ma è chiaro che lo scopo di questo atto terroristico era di uccidere cittadini americani".
Holder ha detto che l’inchiesta si concentra su gruppi terroristici stranieri. Shahzad era tornato da poco da un viaggio di cinque mesi in Pakistan, nella città di Peshawar utilizzata da Al Qaeda e dai talebani per reclutare miliziani e kamikaze. Il ministro della Giustizia ha definito l’inchiesta "sfaccettata e aggressiva". "Man mano che andiamo avanti ci concentreremo non solo sulla necessità di chiamare a rispondere i responsabili" ha aggiunto, "ma anche di ottenere qualunque informazione sulle organizzazioni terroristiche all’estero". L’Fbi ha reso noto che il sospettato è stato catturato "dopo essere stato identificato dagli agenti del ministero per la Sicurezza interna mentre cercava di salire su un aereo diretto a Dubai". Per due giorni le autorità hanno seguito le tracce lasciate da Shahzad, a partire dalle impronte trovate sul Nissan Pathfinder abbandonato a Times Square. Il suv era stato acquistato una settimana prima del fallito attentato: il trentenne pachistano lo aveva pagato 1.300 dollari in contanti con biglietti da cento dollari". La rivendicazione del gruppo Tarik-e-Taliban non è ancora ritenuta credibile dal sindaco di New York, Michael Bloomberg, e dal capo della polizia Ray Kelly. Tuttavia nuovi dubbi sono emersi dopo la pubblicazione di un video in cui il capo talebano Hakimullah Mehsud – che si riteneva fosse stato ucciso in un attacco Usa a gennaio – annuncia attacchi contro le città statunitensi. La casa di Shahzad a Bridgeport è stata perquisita a fondo e secondo gli analisti il pachistano potrebbe aver confezionato l’ordigno seguendo le istruzioni fornite da qualcuno all’estero al telefono o via Internet. Lo stesso Bloomberg ha descritto il fallito attentato come "opera di dilettanti", ma per il senatore Charles Schumer, della circoscrizione di Brooklyn, è chiaro che "New York è nel mirino" e per questo il governo federale deve stanziare 30 milioni di dollari per aumentare la sicurezza in città.
 

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