La nuova frontiera americana passa dalla Louisiana. La nuova tragedia americana passa da quello stato che dopo Katrina affronta un’altra emergenza nazionale. Otto giorni per mettere in campo un’operazione difficilissima per bloccare la fuoriuscita di petrolio che alcuni stimano in 100.000 barili al giorno. La marea nera, insomma, potrebbe sommergere anche il Presidente Obama.
E’ una questione seria, serissima che potrebbe mettere in grande difficoltà la presidenza Obama comemai prima d’ora. "Potrebbe essere un disastro senza precedenti". Sono state queste le prime parole di Obama giunto nella Louisiana minacciata dalla marea nera, ormai a nove miglia dalla costa, causata da una gigantesca fuoriuscita di petrolio da una piattaforma della BP. Nel frattempo la lotta contro la marea nera va avanti. Secondo il presidente di Bp America Lamar McKay, saranno necessari tra i 6 e gli otto giorni perchè sia attiva la "cupola di contenimento" che gli esperti della Bp hanno ideato e fabbricato con l’obiettivo di ingabbiare la fuoriuscita dal pozzo. Una cosa difficilissima: "E’ come fare un’operazione a cuore aperto condotta a 1500 metri di profondità, al buio e con sottomarini telecomandati". Il presidente comunque ha assicurato che "ci saranno risarcimenti adeguati" ed ha minacciato: "British Petroleum è responsabile e pagherà per la perdita di greggio nel golfo del Messico". Una situazione drammatica. Come si capisce anche dalle parole di Ken Salazar, il segretario agli Interni: "La marea nera è potenzialmente catastrofica, credo che dobbiamo prepararci al peggio". Dopo l’incidente, Obama ha ordinato l’ispezione ed il controllo di tutti i meccanismi di protezione sugli altri pozzi petroliferi del Golfo, ribandendo come la Bp sia legalmente e finanziariamente responsabile dell’accaduto: "Così il nostro compito è stare con fiato sul collo alla Bp per essere sicuri che mantenga i suoi obblighi"avverte Salazar. In ballo ci sono ripercussioni ambientali ed economiche. Alcuni pescatori, infatti, raccontano di aver pescato già dei gamberetti che puzzano di petrolio. E temono che la marea nera possa ricoprire e rovinare per sempre le zone dove vengono coltivate le ostriche. Non a caso il governatore della Louisiana Bobby Jindal avverte: "’La macchia nera non solo minaccia le nostre zone paludose e la nostra industria ittica, ma anche il nostro stile di vita".