Home NotizieAttualità Grecia, lacrime e sangue: i 110 mld di aiuti gravano sui lavoratori

Grecia, lacrime e sangue: i 110 mld di aiuti gravano sui lavoratori

da Redazione

Centodieci miliardi. Tanto costerà, in tre anni, ai Paesi dell’Eurogruppo e al FMI il piano di salvataggio della Grecia. Dopo settimane di – colpevoli – ritardi il piano è finalmente pronto ed è stato approvato anche dal Governo greco, riunito in urgenza dal premier Papaconstantinou. In cambio, viene chiesta ad Atene una durissima austerità. Che andrà a gravare soprattutto sui lavoratori: nel mirino la PA, le pensioni e l’imposizione fiscale.

Dopo settimane di rinvii, i ministri delle finanze della zona euro e il FMI hanno approvato domenica notte un piano di salvataggio della Grecia da 110 miliardi di euro in tre anni. I membri dell’Eurogruppo contribuiranno con 80 miliardi di euro, di cui 30 miliardi di euro nel primo anno, ad un tasso medio del 5%. Da parte sua, il FMI fornirà 30 miliardi di euro. I trasferimenti al governo di Atene sono previsti da qui al 19 di maggio, data entro la quale Atene deve rifinanziare 8,5 miliardi di debito.
Il Consiglio europeo non dovrebbe cambiare le decisioni prese dai ministri delle finanze della zona euro: "Il Consiglio europeo non rivedrà la decisione di stasera" ha detto Juncker, il quale ha anche aggiunto che ci potrebbe essere un contributo volontario di banche private nel salvataggio della Grecia. Il sistema bancario greco, piuttosto in crisi, usufruirà di 10 miliardi di euro, dei 110 a disposizione, in caso di bisogno.
In cambio, le autorità greche hanno deciso di effettuare una dose senza precedenti di austerità anche in particolare per quanto riguarda gli stipendi dei funzionari pubblici, l’età legale di pensionamento e un aumento dell’imposizione fiscale.
Il governo di Papaconstantinou si è impegnato a realizzare 30 miliardi di euro di risparmi in tre anni. Obiettivo di Atene: ridurre il deficit pubblico, attualmente al 13,6% del PIL, sotto la soglia europea del 3% entro la fine del 2014.
In definitiva, il debito greco, che supererà il 140% del PIL nel 2013, dovrebbe cominciare ad abbassarsi a partire dal 2014, e permettere così alla Grecia di tornare il più rapidamente possibile sui mercati per potersi rifinanziare.
Non sarà dunque una fase indolore per la Grecia, a pagare sono soprattutto i lavoratori, i dipendenti e i funzionari della pubblica amministrazione. Ci sarà I più colpiti sono i dipendenti pubblici, particolarmente quelli del ceto medio, i pensionati, i non abbienti, coloro che hanno perso il posto, i piccoli commercianti. Ai dipendenti pubblici vengono tolte la tredicesima e la quattordicesima mensilità, che toccavano a quelli che avevano più di 3mila euro mensili. Per i lavoratori anziani c’è l’innalzamento dell’età pensionabile, senza contare l’aumento dell’Iva al 23% e nuove tasse su tabacco, carburanti e alcol.

BCE SOSPENDE SOGLIA MINIMA RATING PER TITOLI EMESSI DALLA GRECIA
La Bce ha deciso di sospendere la soglia minima del rating per i titoli emessi o garantiti dal governo greco. La sospensione arriva dopo il piano di austerità varato dal governo greco che la Bce considera appropriato. ”Il Consiglio direttivo della Bce – si legge in un comunicato dell’Eurotower – ha deciso di sospendere l’applicazione della soglia minima di rating quale requisito di idoneità per il collaterale nelle operazioni di credito nell’Eurosistema nel caso di strumenti emessi o garantiti dal Governo greco. La sospensione resterà in vigore fino ad ulteriore annuncio”.

IL PRESIDENTE PAPOULIAS: PUNIRE RESPONSABILI DISSESTO
“I responsabili della crisi debbono essere puniti” ha affermato il presidente della repubblica greca Karolos Papulias ricevendo il premier Giorgio Papandreou all’indomani dell’annuncio del duro pacchetto di austerità in cambio di 110 mld di crediti Ue-Fmi. Il governo ha già annunciato la creazione di una commissione d’inchiesta parlamentare che però non è stata ancora insediata. Secondo i sondaggi l’85% dei Greci ritiene l’ex premier Costas Karamanlis il principale responsabile della catastrofica situazione del paese.

OBAMA A PAPANDREOU: BENE AMBIZIOSO PIANO RIFORMA
Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama si è congratulato con il primo ministro greco George Papandreou, per l’"ambizioso" programma di riforma messa a punto da Atene. Lo ha riferito un portavoce della Casa Bianca. In una conversazione telefonica il presidente Usa ha anche apprezzato il "significativo supporto" degli aiuti dell’Fmi e dei Paesi della Eurozona.

GRECIA: AL VIA TRE GIORNI DI SCIOPERO
Picco della tensione sociale in Grecia dopo che il Paese ha ottenuto il prestito da 110 miliardi euro dai Paesi dell’eurozona. Poiché in cambio del generoso pacchetto di aiuto Ue e Fmi chiedono ad Atene le classiche "lacrime e sangue", e poiché a pagare saranno soprattutto i lavoratori, dopo gli scontri di piazza del primo maggio, il sindacato dei dipendenti pubblici Adedy ha proclamato due giorni di sciopero. L’astensione dal lavoro si aggiunge a quella proclamata oggi dai dipendenti degli enti locali e confluirà nello sciopero generale di mercoledì indetto da tutte le organizzazioni sindacali.
 

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