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Società  Anonime addio San Marino cambia pagina

da Redazione

La Repubblica di San Marino volta pagina: con il passaggio in prima lettura del “pacchetto trasparenza”, si dice formalmente addio alle Società Anonime, che hanno costituito la storia recente dell’economia sammarinese. A questo punto, dopo l’approvazione del pacchetto da parte dell’aula, si può dire che la strada sia in discesa. Basterà per evitare la black list di Giulio Tremonti?

A questo punto si può davvero dire che San Marino sta cambiando definitivamente pagina. Per i 4 progetti di legge inseriti nel cosiddetto “pacchetto trasparenza” la strada in Consiglio Grande e Generale è ormai in discesa, dopo l’approvazione in prima lettura. Ora la palla passa alle competenti commissioni consiliari che dovranno confrontarsi sui testi prima della loro approvazione definitiva, "promessa" all’Italia entro giugno. A illustrare i testi di legge sono stati il segretario di Stato per l’industria e il commercio, Marco Arzilli, e il Guardasigilli, Augusto Casali.
Mette la parola fine alle società anonime, entro il prossimo 30 novembre, il primo dei tre provvedimenti in capo ad Arzilli, "Disposizioni per la conoscibilità degli assetti proprietari effettivi delle società di diritto sammarinese". "L’anonimato societario- sentenzia Arzilli – non è più compatibile con il percorso verso la trasparenza e verso un nuovo modello economico che San Marino ha deciso di intraprendere". La legge introduce nuovi requisiti di ammissibilità al capitale sociale in capo alle persone giuridiche sammarinesi ed estere.
Paletti sono imposti in particolare, anche "alle imprese fiduciarie che sottoscrivono quote di capitale in esecuzione a un mandato fiduciario".
A seguire, il Pdl anti-frode che prevede un irrigidimento della normativa contro falsa fatturazione, ovvero, "Norme per la prevenzione dell’evasione fiscale con uso di documenti falsi e previsione del reato di Associazione a delinquere di stampo malavitoso". Il progetto di legge si prefigge di "colmare una lacuna della normativa vigente – spiega Arzilli – che non prevede sanzioni penali per chi emette o utilizza fatture false, a prescindere dall’uso". Completa la rosa dei progetti a firma di Arzilli, il pdl "Disciplina delle licenze per l’esercizio delle attività industriali di servizio artigianali e commerciali".
L’articolo 6 definisce i requisiti per la concessione di licenza, escludendo chi "ha riportato condanne per qualsiasi misfatto, pene restrittive della libertà personale per un tempo superiore ai due anni, chi ha riportato condanne anche non definitive e di qualsiasi entità o abbia in corso procedimenti penali per associazione per delinquere di stampo mafioso, riciclaggio, finanziamento del terrorismo, corruzione, truffa ai danni dello Stato, utilizzazione di fatture false, frode fiscale, contraffazione, usura, bancarotta fraudolenta e traffico di sostanze stupefacenti".
Completa il pacchetto trasparenza il progetto di legge presentato dal segretario Casali, che modifica la normativa sulle rogatorie, "per soddisfare le sempre più frequenti esigenze di collaborazione giudiziaria penale fra gli Stati", spiega Casali. Si è quindi prevista l’abrogazione del comma che "sancisce la natura di sequestro del provvedimento del Commissario della legge, in cui si dispone l’acquisizione di copia di documentazione", in modo che venga meno per il magistrato l’obbligo di notifica. Inoltre, "per velocizzare i tempi di assistenza giudiziaria – prosegue Casali – si è provveduto a eliminare la possibilità di reclamo al giudice delle appellazioni penali". Infine, in notturna sono stati poi presentati altri due progetti di legge in prima lettura: la riforma sui permessi di soggiorno e residenza per gli stranieri e il progetto "Norme sugli autotrasportatori".

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