In futuro si pagheranno anche il caffè al bar o il pane dal fornaio.
Grazie ai cellulari di ultima generazione, in futuro, con essi si pagheranno anche il caffè al bar o il pane dal fornaio. Si deduce dai servizi di mobile payment che in Italia continuano a crescere, registrando un +18% rispetto all’anno scorso. Si tratta di una nicchia di mercato che, però, fa gola ai gestori di telefonia e agli istituti bancari con un valore delle transazioni via cellulare che nel 2009 è stato di alcune decine di milioni di euro. Il punto è stato fatto dall’Osservatorio della School of Management del Politecnico di Milano, secondo cui anche in Italia si sta innovando per gli acquisti d’importo limitato e per come fruire dei servizi complementari. Grazie ai cellulari di nuova generazione, entro il 2012, il 25% degli italiani, li userà per effettuare anche tutte le altre transazioni anche se la strada sarà in salita. Oggi si cerca di convincere i consumatori ad abbandonare il pagamento in contanti a vantaggio del denaro di plastica, nel nome della praticità e della sicurezza. L’alternativa alle carte di credito/debito è già pronta, anche se ancora poco diffusa, avendo identificato, in dicembre, poco meno di 40 applicazioni in diverse tipologie, con pochissimi italiani che hanno usato il cellulare negli ultimi 12 mesi per “acquistare beni o servizi via sms”, mentre il 18% ha indicato di averlo usato “per beneficenza inviando un sms”. In particolare, rispetto al 2008 i servizi di “mobile remote payment” sono aumentati del 13%. Tra questi, il pagamento della sosta (42%) è il principale servizio offerto per semplicità di utilizzo e comodità per gli utenti. Ci sono poi i pagamenti per l’intrattenimento (17%) – grazie soprattutto a Sky e Mediaset Premium per le tv pay per view – e per le ricariche telefoniche (14%); ma sono aumentati anche i servizi per pagare i trasporti pubblici e per l’acquisto di diversi beni. Infine, il 40% degli italiani si dichiara attratto dal servizio di pagamento con il telefonino per rapidità, sicurezza e facilità d’uso anche se il servizio è ancora in fase embrionale ed è necessario fare cultura fra i negozianti. Infatti, per aiutare la diffusione di questi modelli di pagamento vanno affrontati diversi problemi, fra cui: le applicazioni più promettenti, la propensione dei consumatori, quello degli esercenti, la sicurezza nelle transazioni ed il quadro normativo.
