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Black list o non black list

da Redazione

Mercoledì 28 aprile. Una giornata nera in Europa e una giornata nera a San Marino.

Di Saverio Mercadante

 

Da una parte, enorme preoccupazione per la peste default: dopo la Grecia potrebbe toccare il resto d’Europa. Dall’altra, enorme tensione in tutto il Paese, per l’ennesima condanna al purgatorio arrivata da Roma martedì sera. Incontro interlocutorio, un purgatorio che somiglia tanto all’inferno. Della Black list. Italia Oggi: “San Marino resta nella Black list italiana. Almeno per il momento “. E ancora: “La tempistica dei prossimi incontri non è data ancora da sapere. Ma una cosa è certa. La riunione di ieri ha fatto tramontare una volta per tutte le velleità di San Marino di chiudere entro aprile la partita con l’Italia. Appunto un purgainferno per “color che sono sospesi”. Il corpo di San Marino mercoledì subisce altri due colpi. Simbolicamente rappresentativi in tutta loro concretezza di quanto sia cupo questo 28 aprile. Sul Pianello 250 persone, secondo le stime degli uomini della Gendarmeria, i dipendenti di alcune grandi aziende, tra cui Karnak, Erba Vita ed Electronics, spontaneamente, manifestano contro i Consiglieri che si avviano all’apertura del Consiglio. A Roma, il generale D’Arrigo, in un’audizione in commissione di vigilanza sull’Anagrafe tributaria parla di 531 filoni investigativi sviluppati per frodi carosello perpetrate tra Italia e San Marino. Pasquale Valentini, indicato dal suo partito e dal Patto come il nuovo Segretario di Stato alle Finanze, per far uscire San Marino dal ‘Purgainferno’ dovrà individuare subito il suo Virgilio a Roma.

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