Home NotizieSan Marino “Sciopero” dell’antipolitica Cdls sul carro, Anis no

“Sciopero” dell’antipolitica Cdls sul carro, Anis no

da Redazione

Non è un vero e proprio sciopero, ma una manifestazione dall’impatto forte quella prevista domani a San Marino, in concomitanza col Consiglio Grande e Generale. Perché i lavoratori che scendono in piazza lo fanno spontaneamente, per protestare contro la politica. E mentre la Cdls sceglie di salire sul carro dei contestatori, l’ANIS prende le distanze dall’iniziativa: “Del tutto estranei alla manifestazione”.

Non può essere considerato un vero e proprio sciopero, primo perché non è organizzato ufficialmente, e poi perché i lavoratori che domani andranno sul Pianello per protestare contro la politica sammarinese lo faranno utilizzando il proprio tempo libero, la mattina (alle 8.30) e chi non può il pomeriggio dopo le 18.30, a turno di lavoro terminato.
Davanti a Palazzo Pubblico in occasione della prima seduta dei lavori del Consiglio Grande e Generale ci saranno i lavoratori sammarinesi e i frontalieri italiani, “per urlare il proprio disagio a tutta la classe politica”. Rea di gestire in maniera non adeguata – spiegano gli organizzatori – la vicenda dei rapporti con l’Italia e il futuro dell’economia sammarinese, schiacciata com’è dal ricatto della black list.
I primi a manifestare saranno i "Lavoratoripreoccupati" , dipendenti delle grandi aziende sammarinesi, tra qui quelle facenti capo al gruppo Bi Holding (Karnak e Titanedi) ed Erbavita. Nel tardo pomeriggio, prenderà invece il via la "manifestazione civile di protesta" ideata e promossa dal sammarinese Matteo Zeppa, impiegato nel settore privato.
Due manifestazioni sorte spontaneamente, senza colore, politico e che non coinvolgono direttamente i sindacati, e che hanno già registrato un piccolo consenso sul web, in particolare sul social network Facebook.
Una sorta di anti-politica di grilliana memoria che s’è desta nei confronti di chi, finora, non è riuscito a chiudere la partita più importante, quella del rapporto con l’Italia. E c’è già chi è pronto a salire sul carro della protesta: la Csdl che, pur non essendo, questa, un’iniziativa del sindacato sammarinese, ha già garantito l’appoggio ai lavoratori sul Pianello. A una condizione, però: che siano dettate – spiega una nota della Confederazione Sammarinese del Lavoro – “dalla spinta verso la trasparenza e il rinnovamento del nostro sistema economico, e non dalla difesa di un modello ormai superato e giunto al capolinea”.
E a questo punto la Csdl indica anche la rotta per uscire dalla crisi e rilanciare l’economia, l’occupazione e lo stato sociale: quella che porta a seguire “un modello di sviluppo basato sulla trasparenza, sull’economia reale fondata sul lavoro, la qualità dei prodotti e la formazione, sulle opportunità che può offrire l’adesione negoziata all’Unione europea".

Nel contempo l’ANIS, l’Associazione Nazionale dell’Industria Sammarinese prende le distanze dall’iniziativa con un breve comunicato: L’ANIS comprende e condivide la grande preoccupazione degli imprenditori e dei lavoratori che hanno promosso la manifestazione civile del prossimo 28 aprile in Piazza della Libertà, ma precisa di essere del tutto estranea alla sua organizzazione”.
Nella giornata del 28 aprile, piuttosto, alle ore 12.30 è convocata una nuova Riunione straordinaria di tutti i Soci dell’Associazione, presso la sede ANIS, per fare il punto sullo sviluppo delle relazioni con l’Italia.

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