La storica Banca di San Marino è in salute: si è fatta trovare preparata al rientro di capitali dello scudo fiscale e, all’approvazione del bilancio 2009, può contare su numeri importanti. Un risultato di gestione di 18,6% (aumento del 217% sull’anno precedente) e un aumento di patrimonio che portano ad una dotazione di oltre 200 milioni.
La Banca di San Marino è uno degli istituti di credito “storici”, uno dei perni su cui poggia il sistema finanziario del Titano. Domenica mattina alla presenza delle autorità e con una buona partecipazione da parte degli azionisti, si è tenuta l’assemblea della banca, un momento importante se si considera l’attuale situazione, con lo scudo fiscale agli sgoccioli, la crisi internazionale, il difficile momento nelle relazioni con l’Italia, le vicende legate a Banca Centrale e la rivoluzione copernicana con cui è alle prese il sistema finanziario.
Eppure i numeri sorridono a Banca di San Marino: l’andamento economico dell’anno appena concluso è stato per la Banca di San Marino più che soddisfacente, avendo ottenuto un risultato di gestione pari a 18,6 milioni di Euro, in aumento rispetto allo scorso anno del +217,43%.
Il rientro dei capitali, conseguente allo scudo fiscale italiano, ha trovato una Banca preparata, che ha potuto accompagnare ordinatamente la riduzione dei volumi intermediati grazie alla solida dotazione di patrimonio che, al 31/12/2009, raggiunge ed oltrepassa i 200 milioni di Euro. L’aumento del Patrimonio è stato ottenuto attraverso l’apporto dell’utile di fine periodo, che si attesta a 8 milioni di Euro, e con l’accantonamento di 25,2 milioni di Euro ai fondi destinati al presidio di eventuali rischi ed oneri connessi all’attività bancaria. Il coefficiente di solvency si attesta al 18,7% ed il Core Tier 1 è addirittura superiore (19,4%), quali presupposti di sviluppo per attività e redditi futuri.
Il Presidente Fabio Gasperoni dell’Ente Cassa di Faetano, azionista di maggioranza, ha commentato la relazione del Consiglio di Amministrazione sul difficile percorso compiuto dalla Banca di San Marino che “sta raccogliendo i frutti delle politiche equilibrate e fedeli ai valori dell’appartenenza territoriale alle quali si è tenuta nel corso della sua storia; gli amministratori e la struttura, navigando con accortezza e senza farsi scoraggiare dalle correnti contrarie, hanno raggiunto dei risultati positivi per i quali oggi sono lieto di esprimere vivo apprezzamento”.
A presidio del rapporto di fiducia, in una nota dell’Istituto di Credito, si sottolinea l’intenzione, nel prossimo futuro, di “continuare a perseguire il corretto equilibrio fra tutela e rafforzamento del patrimonio aziendale e sviluppo dell’economia del Paese”.