Dopo la nube del vulcano islandese, una bella schiarita nei cieli del mondo: alle 23.08 di ieri nell’aeroporto della capitale londinese di Gatwick è atterrato il primo volo commerciale tra Baghdad e Londra, dopo l’embargo Onu imposto sull’Iraq nel 1990.
Secondo quanto riferito dall’edizione online del giornale arabo al-Hayat, Adnan Blebil, direttore dell’aviazione civile irachena, ha spiegato che a bordo del volo, che ha fatto scalo in Svezia, c’erano 30 passeggeri, iracheni e stranieri, tra cui il ministro dei Trasporti, Amer Abduljabbar Ismail. Il Boeing 737-400 di Iraqi Airways doveva partire il 16 aprile, ma la data del decollo è stata spostata a causa dello stop al traffico aereo causato dalla nube di cenere formatasi in seguito all’eruzione del vulcano Eyjafjallajokull.Si è trattato del primo collegamento fra le due capitali – Londra e Baghdad – dal 1990, quando Saddam Hussein invase il Kuwait e l’Onu impose le sanzioni sull’Iraq. Adnan Blebil si è detto soddisfatto, ma anche sottolineato che se le compagnie occidentali fossero state più collaborative, i collegamenti verso l’Occidente sarebbero ripresi molti anni fa. Il vettore dovrebbe operare la tratta due volte alla settimana.