Home FixingFixing In Consiglio dimissioni di Gatti e il pacchetto trasparenza

In Consiglio dimissioni di Gatti e il pacchetto trasparenza

da Redazione

Nel Consiglio Grande e Generale di fine aprile le dimissioni del Segretario alle Finanze Gabriele Gatti e il "pacchetto trasparenza".

Lo scambio automatico delle informazioni. C’è chi dice che ne abbia accelerato le dimissioni irrevocabili in Congresso di Stato, c’è chi dice invece che siano state usate per far dire a Gabriele Gatti “avete visto anche con le mie dimissioni non è cambiato niente, anzi l’Italia ci ha messo ancora di più con le spalle al muro“, durante una turbolenta riunione del Patto. “L’ultima richiesta italiana sullo scambio automatico delle informazioni – hanno infatti sostenuto a stretto giro di posta anche presidente, segretario e capogruppo della Dc – dimostra che il problema non era il Segretario alle Finanze”. Sta di fatto che il percorso morbido verso il prossimo Consiglio Grande e Generale è saltato, e l’Esecutivo ha preso atto lunedì che il Segretario di Stato alle finanze ha posto fine alla sua operatività. Il 28 aprile il Consiglio nominerà il suo successore. Il Partito Democratico Cristiano ha avviato il giro di consultazioni degli organismi interni, per metter in campo il sostituto di Gabriele Gatti. Il candidato più probabile, il nome che gira da settimane, resta sempre quello del Segretario della Dc Pasquale Valentini. Ma l’Assemblea dei Consiglieri sarà determinante in quell’occasione anche perché saranno esaminati i provvedimenti legislativi che compongono il cosiddetto pacchetto trasparenza. Accelerazioni a ripetizioni, strappi violenti sul corpo del Paese per mettere a riparo San Marino sotto la nube del possibile inserimento nella black list che potrebbe portare la tempesta perfetta. Anche se gira già un’ipotesi che il Titano potrebbe entrare in prima battuta dalla porta per poi uscire dalla finestra della lista nera.

Saverio Mercadante

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