Singapore potrebbe essere il prossimo Paese a siglare con San Marino l’accordo contro le doppie imposizioni fiscali. Ieri la visita ufficiale del ministro Gorge Yeo. I Segretari Arzilli e Mularoni: “Singapore modello di piccolo Stato per costruire la nuova economia di San Marino”.
Non sarà l’Italia, ma anche Singapore ha la sua importanza nel panorama internazionale. Così la visita di ieri sul Titano di Gorge Yeo, ministro degli affari esteri della Repubblica di Singapore, si è conclusa con l’assenso congiunto per una rapida sottoscrizione dell’accordo tra i due Paesi di un accordo contro le doppie imposizioni fiscali.
Tra piccoli, poi, è facile andare d’accordo e il ministro asiatico ha offerto al Titano la "massima disponibilità ad intensificare la collaborazione sul piano del turismo, dell’interscambio economico e finanziario, della cultura e dell’università".
L’incontro di ieri a Palazzo Begni ha visto protagonisti da una parte i segretari di Stato Antonella Mularoni e Marco Arzilli, rispettivamente responsabili di Esteri e Industria, dall’altra invece la delegazione di alti funzionari di Singapore.
Nel corso del faccia a faccia, Mularoni e Arzilli hanno inoltre sottolineato come "Singapore rappresenti un esempio di piccolo Stato che ha saputo ritagliarsi un ruolo significativo nel panorama economico mondiale e come esso possa costituire per San Marino un modello dal quale cogliere spunti importanti per la costruzione della nuova economia del Paese".
