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L’assemblea ANIS: Black list inaccettabile

da Redazione

Il problema delle relazioni con l’Italia e dell’inserimento nella black list sul tavolo nell’assemblea degli associati ANIS andata in scena ieri mattina nella sede dell’associazione. Una riunione estremamente partecipata, segnale sintomatico del grande livello di preoccupazione per l’evolversi della situazione.

Il problema delle relazioni con l’Italia e dell’inserimento nella black list sul tavolo nell’assemblea degli associati ANIS andata in scena ieri mattina nella sede dell’associazione. Una riunione estremamente partecipata, segnale sintomatico del grande livello di preoccupazione per l’evolversi della situazione.
Dopo un rapido riepilogo del rapporto con l’Italia nel mese di aprile, dall’assemblea sono emerse diverse distinte valutazioni.

In primo luogo la priorità non può che essere quella di uscire nel più breve tempo possibile dalla black list.

Accanto alle proposte come quella del prefinanziamento dell’iva o delle modalità di scambio delle informazioni occorre prevedere il superamento di datate procedure burocratiche come quelle legate all’interscambio e la possibilità per le imprese sammarinesi di poter accedere ai mercati italiani anche con investimenti diretti e senza vincoli operativi.
In questo senso l’assemblea degli associati ANIS sollecita il rapido raggiungimento di un accordo politico tra San Marino e Italia.

Nell’assemblea è stata anche esaminata l’inaccettabile ipotesi di permanenza nella lista nera.
Le imprese hanno evidenziato già oggi alcuni riscontri negativi con i clienti e i fornitori nonostante, ricordiamo, che la norma entrerebbe in vigore da luglio. Tutto ciò si aggiunge ad una situazione di mercato già deficitaria.

Gli imprenditori continuano ad affrontare questa difficile fase con fiducia e con responsabilità consapevoli che nell’agenda del Paese si dovranno affrontare anche altre questioni fondamentali: la tenuta del Bilancio pubblico, la crisi occupazionale, la copertura delle pensioni e la competitività del sistema economico.
Infine un appello: oggi non esiste nessuno in grado di risolvere i problemi da solo, occorre unire le forze e le capacità di tutti.

Le imprese hanno ritenuto opportuno aggiornarsi già la prossima settimana con una nuova assemblea.

 

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