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La riforma fiscale è solo il primo tassello del puzzle

da Redazione

Secondo l’ANIS anche in questa fase di grande difficoltà non si deve perdere di vista il quadro complessivo di rilancio dell’economia. E la riforma fiscale è solo il primo tassello di un mosaico che deve comprendere anche un miglioramento dell’efficienza di PA, tribunale, ufficio tributario e quant’altro.

Di Loris Pironi

 

La riforma fiscale di cui si sta tanto parlando in questi giorni a San Marino, presentata prima all’Italia per cercare di evitare la black list del Decreto incentivi, poi illustrata alle categorie, sarà portata in Consiglio Grande e Generale. Quello che è stato fatto trapelare dell’ossatura della legge e i provvedimenti contenuti nel cosiddetto “pacchetto trasparenza” va ad assorbire alcune delle principali proposte portate avanti nelle scorse settimane, e negli ultimi mesi, dal mondo imprenditoriale. Ma se pacchetto e riforma hanno appena iniziato il loro iter, che deve contribuire ad evitare l’inserimento nella lista nera italiana, quello che gli imprenditori vogliono è che questo rappresenti un primo tassello di un mosaico molto più ampio e articolato. Che sia un inizio insomma, non l’approdo al quale arrivare stanchi e trafelati dopo la lunga rincorsa. “La Repubblica di San Marino è di fronte ad un cambiamento epocale” ribadiscono dall’Associazione Nazionale dell’Industria Sammarinese e la riforma fiscale “deve essere affiancata da un progetto sostanziale che punti all’efficienza e che tocchi e trasformi la Pubblica Amministrazione, ma anche il tribunale, l’ufficio tributario”. L’ambizioso obiettivo di riuscire a far funzionare tutti questi settori in stretta correlazione tra loro contribuirebbe non solo a favorire l’attrazione di nuovi capitali – obiettivo che viene posto dall’annunciata riforma fiscale – ma rappresenterebbe finalmente un punto di forza anche per chi già lavora a San Marino, e con la PA, si trova a dover fare i conti ogni giorno. Già al tavolo tripartito l’ANIS aveva proposto una soluzione a tanti problemi pratici degli operatori economici: l’istituzione di un pool di persone che si interfaccino con le imprese. “Si parla da tanto tempo di sportello unico e di informatizzazione – proseguono dalla sede degli Industriali – poter contare su un nucleo di uomini che riescano ad interfacciarsi con le imprese, e capaci anche di dialogare con l’estero, sarebbe sicuramente un punto qualificante per il nostro sistema economico”. E se l’operazione di rilancio dell’economia sammarinese deve essere il contesto comune entro cui operare, naturalmente in questi giorni l’impegno di tutti deve essere rivolto al grande obiettivo del non inserimento nella black list italiana. Un obiettivo per il quale i tecnici hanno già fatto la loro parte, e sul quale ora si deve agire a fondo con un’opera instancabile di relazioni politiche tra San Marino e Roma. Solo con l’incontro politico tra i rappresentanti dei due Stati e la ferma convinzione di non poter mancare l’obiettivo si potrà contare su soluzioni giuste e rispettose.

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