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Italia, la parola d’ordine è: semplificazione fiscale

da Redazione

Continua la missione ingaggiata dall’Agenzia delle Entrate per portare il Fisco a misura di contribuente.

Dopo aver cambiato il look dei modelli 730, Iva, 770 e Cud per facilitare la dichiarazione dei redditi, ora si è varato una nuova cartella di pagamento che dovrà essere adottata per i ruoli consegnati agli agenti della riscossione dopo il prossimo 30 settembre. Il modello approvato dall’Agenzia delle Entrate diventa così di più facile lettura e comprensione, con meno pagine e spiegazioni adeguate esposte con una grafica più chiara. L’intento della nuova cartella è “coniugare semplicità, chiarezza e brevità per agevolare i contribuenti tenuti a versare somme da riscuotere tramite Equitalia, come: tributi, contributi previdenziali, sanzioni amministrative, diritti doganali, ecc.”. Tra le principali novità spicca subito il quadro di sintesi. E’ un frontespizio più leggibile che riassume le somme da versare, con un elenco degli enti creditori e delle modalità di pagamento nel termine indicato di 60 giorni dalla notifica della cartella entro cui il debito va saldato. Vi sono poi istruzioni dettagliate che indicano le possibilità di accedere alla rateazione del pagamento e, per agevolare il contribuente, la cartella indica se essa gli è consegnata come coobbligato o debitore principale. Il secondo foglio della cartella indica, invece, in alto a destra il nome e l’indirizzo dell’Ente che ha emesso il ruolo. Poi, nella sezione “Dettaglio degli importi dovuti” c’è spazio per la descrizione specifica di ogni singola iscrizione a ruolo, elencata nell’area riservata agli addebiti per “circostanziare meglio cosa si chiede al destinatario della cartella e cosa può fare se ritiene di essere stato chiamato in causa per errore”. Infine, nell’ultima sezione della cartella sono riportate tutte le spiegazioni su spese di notifica, compensi di riscossione, interessi, somme aggiuntive, per evitare al contribuente eventuali incertezze. Insomma, è apprezzabile la maggiore trasparenza nelle informazioni fornite, soprattutto per ciò che concerne la procedura per i ricorsi e gli enti impositori cui si riferiscono le richieste di pagamento. Ciò fa ben sperare per riaprire il dialogo sul problema delle cartelle pazze, specialmente per coloro che si trovano in difficoltà economiche momentanee e per i piccoli importi.

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