Home FixingFixing Il fu ‘California dreaming’ Oggi Borat surclassa Conan

Il fu ‘California dreaming’ Oggi Borat surclassa Conan

da Redazione

Dannati speculatori: ora è meglio il Kazachstan dello Stato Usa di Topolino e Schwarzy. Altro che Grecia o Irlanda, deficit verso i 90 miliardi. Proclamato lo stato d’urgenza fiscale.

Di Paolo Brera

 

Non capita spesso che la Security Exchange Commission, che è la Consob americana, se la prenda con i cinici speculatori della finanza globale per le loro speculazioni. Nei giorni scorsi però non solo l’ha fatto, ma l’ha fatto con una certa asprezza. Secondo la Sec, le manfrine degli speculatori hanno fatto salire in maniera irrazionale il prezzo dei cds sul debito della California. Al punto che, horribile dictu, il costo di essi ha superato quello dei cds sul Kazachstan e sulla Croazia. I cds (la sigla sta per Credit Default Swap) sono strane bestiole piuttosto ombrose che ruminano nei mercati finanziari del mondo. Questa la definizione che ne dà Philippe Béchade di MoneyWeek: “I Credit Default Swap sono contratti di assicurazione contro un rischio finanziario. Il prezzo di una polizza di assicurazione si determina in base alla probabilità del rischio e alle sue conseguenze”. Gli operatori finanziari nutrono la convinzione assurda che ogni rischio si possa valutare in modo attendibile, tranne quando passa qualche cigno nero. (Negli ultimi anni, il cielo è stato oscurato dagli stormi di cigni neri.) Perciò per questi derivati esiste da tempo un mercato ben sviluppato. La differenza con il gioco del lotto è che nell’effettuare le puntate gli operatori si basano su una stima del rischio di insolvenza del-l’emittente dello strumento finanziario sottostante, e non sulla Smorfia napoletana. Più probabile sembra il fallimento, più caro assicurarsi contro di esso. Se per assicurare 10.000 dollari di bond californiani si spendono 204 dollari, mentre per coprire bond kazachi ne bastano 170 e per quelli croati 188, vuol dire che i mercati pensano che il default di Sacramento sia 1,2 volte più probabile di quello di Astana e quasi 1,1 volta di più di quello di Zagabria. Questa è matematica, anche se in fondo in fondo descrive un’opinione. Quanti danno ragione alla Sec fanno notare che la California, se fosse indipendente, sarebbe la settima economia mondiale. Invece il Kazachstan è noto (in America) quasi solo per essere la patria di Borat il kazaco. Farsi pagare di più per proteggere qualcuno dal rischio californiano che dal per scongiurare un fallimento kazaco è una specie di delitto di lesa maestà ai danni dello Stato amministrato da Conan il barbaro, al secolo Arnold Schwarzenegger. Perché viene comesso un simile delitto? A prima vista, l’opinione degli operatori finanziari non è facile da spiegare. Il debito di Arnold Schwarzenegger è di 85 miliardi di dollari, quello di Nursultan Nazarbaev di 100 miliardi. Il primo comanda su 37 milioni di persone (droni e toons non contano) e il secondo su 16 milioni. E poi la California è la California, andiamo. Chi ha dato al mondo Mickey Mouse e Star Wars, il personal computer, l’Ipod e i browser? Tutto vero, solo che vedi caso il Kazachstan è all’undicesimo posto nel mondo per riserve petrolifere, è cresciuto dell’8% all’anno fra il 2002 e il 2007 e ha un tasso di disoccupazione che è metà di quello californiano. Mentre la California perde 500 dollari al secondo (1,6 milioni al giorno), ha avuto un deficit di 40 miliardi nel 2009 e promette di arrivare a 90 miliardi nel 2010. Altro che la Grecia, altro che l’Irlanda! Conan è intervenuto in modo barbarico: ha proclamato lo “stato d’urgenza fiscale”, ha cominciato a pagare i fornitori con cambiali, ha dovuto licenziare insegnanti, assegnare ai burocrati indispensabili contratti a termine (quelli non indispensabili hanno avuto il foglio rosa del licenziamento), e si è spinto perfino a liberare 30.000 detenuti delle prigioni di stato perché non c’erano più i soldi per tenerli in galera e nutrirli. L’ultima idea anti-deficit è quella di legalizzare la canapa indiana, di cui lo stato della costa del Pacifico è il primo produttore mondiale, avendo surclassato il Messico, il Marocco e l’Afghanistan. Anche il tesoriere dello stato, Bill Lockyer, si è mosso per chiedere conto alle maggiori banche anglosassoni – Bank of America, Merrill Lynch, Barclays, Citigroup, Goldman Sachs, JPMorgan e Morgan Stanley – perché mai, visto che sono tutte impegnate come collocatrici delle obbligazioni di Sacramento, non si peritino di fare trading anche in cds. Non ha ancora ricevuto una replica. Ma il problema è posto. Ed è posto in un’America in cui il rapporto tra debito e pil è dell’83,4% (dati di fine 2009), senza contare i passivi dell’assistenza medica e del sistema pensionistico. La California vende sogni anticapitalistici come l’immaginifico Avatar, ma il Kazachstan offre energia, che anche se non si vede è qualcosa di ben più concreto. Astana in realtà batte Sacramento sotto quasi ogni aspetto (o almeno sotto quelli rilevanti da un punto di vista finanziario). Un segno dei tempi: in economia il prestigio ormai non basta più, a contare sono le cifre sode. Conan farà meglio a disimbarbarirsi, e in fretta, anche.

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