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Banca Centrale lascia anche Reggia?

da Redazione

Appena arrivato e già sul piede di partenza. Neanche il tempo di togliersi il soprabito, disfare le valigie ed acclimatarsi al freddo rigido che spira ininterrottamente da mesi sul settore bancario-finanziario del Titano. Almeno a quanto sostiene il sempre informatissimo Sole-24 Ore, Ezio Paolo Reggia, dall’8 marzo nuovo Presidente di Banca Centrale, pare intenzionato a dimettersi già in settimana o giù di lì. E sarebbe un’altra mazzata  per il Titano.

Ezio Paolo Reggia, nuovo Presidente di Banca Centrale, poco più di una settimana fa aveva raccontato ai giornalisti sammarinesi in un incontro informale che se il contratto che lo aveva portato sul Titano era di cinque anni, il suo incarico ai vertici di BCSM era "a tempo", e sarebbe durato molto meno, 3-4 mesi al massimo, il tempo di completare gli impegni che si era prefissato, dalla nomina del Direttore al rafforzamento della Vigilanza.

Eppure oggi il Sole – 24 Ore, in un articolo firmato da Lionello Mancini – riporta un rumor che avrà fatto sobbalzare in parecchi sulla sedia questa mattina: Reggia infatti è pronto a lasciare l’incarico molto, molto presto, ben prima della scadenza ravvicinata che si era imposto.

Già nei prossimi giorni, forse addirittura entro la settimana. Sempre secondo il Sole 24 Ore, dovrebbe andare ad assumere la Presidenza dell’appena rivitalizzata Fondazione Banca Centrale.

L’ipotesi più accreditata è che Reggia si sia reso conto della difficoltà ad operare con mani libere all’interno dell’istituto. E sarebbe l’ennesima tegola sul capo nelle relazioni con gli organismi italiani, che ancora non devono aver digerito bene le dimissioni del Presidente e del Direttore uscenti, Biagio Bossone e Luca Papi, e che non avevano accolto con entusiasmo neanche le modalità della nomina di Ezio Paolo Reggia.

 

LA NOTA, DEL 9 APRILE, IN CUI BANCA CENTRALE ANNUNCIA IL RILANCIO DELLA SUA FONDAZIONE

L’Assemblea dei soci della Banca Centrale della Repubblica di San Marino nel corso della seduta del 31 marzo u.s., ha deliberato nell’ambito di un progressivo piano di rinnovamento, di rilanciare le attività della Fondazione Banca Centrale. La Fondazione, costituita nel 2005 non persegue fini di lucro e ha come scopo la promozione della formazione del capitale umano sammarinese in ambito economico, finanziario, giuridico e delle relazioni internazionali. A tal fine essa può:

* svolgere le attività dirette alla formazione e all’aggiornamento delle risorse umane;

* concedere sovvenzioni, premi e borse di studio;

* promuovere studi, seminari, incontri, iniziative culturali e ricerche su temi di interesse economico, finanziario, giuridico e delle relazioni internazionali;

* promuovere ogni iniziativa intesa ad approfondire e diffondere la conoscenza delle condizioni da cui dipende il progresso della Repubblica di San Marino in campo economico, sociale e culturale.

Nello scenario sammarinese manca un riferimento permanente per la formazione di personale del settore finanziario, comprese le autorità di vigilanza. Formazione sia per i neo laureati che per professionisti con progetti di continuing education. Il notevole sviluppo normativo richiede un costante approfondimento, anche in collaborazione e collegamento con altre istituzioni operanti nel Paese, come l’Università degli Studi, per offrire servizi di elevato livello. Il Presidente Banca Centrale Ezio Paolo Reggia afferma: “La Fondazione Banca Centrale può rappresentare un trait d’union fra esigenze del sistema e la volontà del Governo di promuovere professionalità sammarinesi, tanto più necessarie per affrontare il cambiamento richiesto dai mutati scenari economico – finanziari internazionali e nazionali”. “In un sistema finanziario – continua il Presidente Reggia – con una forte propensione ad attrarre investimenti, la preparazione delle risorse umane è un fattore determinante. La Fondazione è una risorsa a disposizione del sistema. I soci di Banca Centrale sono stati concordi e hanno espresso la volontà di collaborare al rilancio dell’istituzione che auspico possa entro il corrente anno avviare in pieno la propria attività”.

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