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I nuovi Reggenti all’Italia: Normalizzare i rapporti

da Redazione

Un messaggio forte, deciso, quello lanciato dai nuovi Capitani Reggenti di San Marino all’Italia proprio nel giorno del loro insediamento: il Titano si sta muovendo nella giusta direzione, ora Roma faccia un passo avanti nella normalizzazione dei rapporti. Gli fa eco il Segretario all’Industria Marco Arzilli: qui 16 mila persone rischiano di restare senza lavoro, altro che Termini Imerese".

Un appello forte, accorato. Che ha colpito anche il “cuore” dei media delle agenzie di stampa nazionali, cosa che non accade spesso. Il primo aprile, giorno dell’insediamento, i nuovi Capitani Reggenti di San Marino Marco Conti e Glauco Sansovini hanno spedito un messaggio forte e chiaro alla volta di Roma: l’Italia riconosca l’impegno di San Marino sulla strada della trasparenza e della lotta all’evasione e si attivi – concretamente – per arrivare ad una sacrosanta normalizzazione dei rapporti tra i due Stati.
Dopo lo scudo fiscale, l’altro attacco al cuore del Titano è arrivato col recente Decreto Incentivi voluto dal Ministro Tremonti. “Le ditte vengono da me ogni giorno ad annunciarmi che chiuderanno se San Marino resterà nella black list di quel decreto: il che vuol dire lasciare senza lavoro 16 mila persone di cui 6.500 italiani, altro che Termini Imerese…”, afferma il Segretario all’Industria Marco Arzilli che, è opportuno ricordarlo, solo negli ultimi quindici giorni ha revocato 22 licenze di esercizio ad altrettante società di comodo. Sulle scale per la sala dei Capitani reggenti, diversi sammarinesi lo salutano incoraggiandolo ad andare avanti nell’operazione ‘pulizia’. “Ma non tutti mi vogliono così bene. Non tutti capiscono che qui l’aria è cambiata”, dice Arzilli, ripreso dall’Ansa, aggiungendo che ”San Marino è la prima vittima dell’economia malsana”, e che la lotta all’evasione che il governo porta avanti ”è frutto della collaborazione con le Istituzioni italiane ma anche del controllo interno che facciamo a casa nostra. Un controllo che l’Italia farebbe bene a riconoscere e ad apprezzare. Roma ci dica cosa vuole di più. Noi chiudiamo aziende e revochiamo licenze ma la convenzione con l’Italia non si firma”.
Intanto il clima politico resta teso, dopo la lettera di dimissioni consegnata dal Segretario di Stato alle Finanze Gabriele Gatti nelle mani del Segretario del suo partito, Pasquale Valentini (LEGGI QUI L’INTERVISTA DI FIXING A VALENTINI).
Gabriele Gatti a margine dell’Insediamento dei Reggenti conferma le proprie dimissioni, e aggiunge: “non vedo all’orizzonte una crisi di governo: non sarebbe sostenibile per il nostro Paese”
E poi è il tempo dell’appello dei nuovi Capi di Stato, Conti e Sansovini. Il momento per la Repubblica, sostengono, è “complesso e problematico, anche per le dinamiche di relazione con la vicina Italia, con la quale è auspicabile una rapida normalizzazione dei rapporti, alla luce della lunga e sincera amicizia, più volte dimostrata da entrambe le parti. Non possiamo nascondere – ammettono i Capitani Reggenti – che anche in ragione di alcune tensioni con il nostro vicino si sono purtroppo registrate, nella piccola Repubblica di San Marino, una serie di criticità che coinvolgono il mondo bancario e finanziario, l’interscambio fra i due Paesi e, più in generale, molti aspetti della nostra economia”. Tuttavia, Conti e Sansovini evidenziano ”il percorso virtuoso intrapreso dalla Repubblica verso la trasparenza, la collaborazione internazionale, l’adeguamento della propria normativa ai nuovi standard internazionali per la lotta al riciclaggio del denaro sporco ed al terrorismo e per lo scambio di informazioni in materia fiscale”. Un percorso, rivendicano, “riconosciuto da numerosi Paesi europei ed extraeuropei che ha consentito a San Marino di entrare nella lista dei Paesi virtuosi”. Da qui l’appello a Roma: “anche la Repubblica Italiana riconosca l’impegno sammarinese, come già ha fatto la comunità internazionale”.

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CLICCA QUI per leggere la firma dell’accordo tra Milano e San Marino per l’Expo 2015.

 

 

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