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Mosca colpita al cuore, due attentati causano 37 morti

da Redazione

Mosca colpita a morte. Due attentati terroristici hanno colpito e devastato la metrò della capitale russa. Secondo le prime indiscrezioni, due terroriste cecene si sono fatte esplodere nella metropolitana moscovita, provocando almeno 37 vittime e decine di feriti. La Farnesina al lavoro per verificare se tra i deceduti ci sono cittadini italiani.

Torna il terrore a Mosca. Due attentati, avvenuti a circa 30 minuti di distanza l’uno dall’altro, hanno devastato la metropolitana della capitale russa. Le esplosioni hanno causato 37 morti e decine di feriti. Le autorità hanno fatto sapere che ha compiere il massacro sono state due terroriste cecene, morte anch’esse nelle deflagrazioni. Notizia confermata da una rivendicazione apparsa su internet di un gruppo di separatisti della Cecenia. La prima esplosione è avvenuta alle 7.56 del mattino, erano le 5.36 in Italia, presso la stazione della metrò Lubyanka, in cui sono morte 25 persone. Successivamente alle 8.38, un secondo ordigno è esploso nella stazione di Park Kultury, provocando 12 vittime. Yuri Luzhkov, sindaco di Mosca, ha affermato che l’azione è stata condotta da due attentatrici suicide. La procura generale russa ha aperto un’inchiesta per terrorismo. Il ministero russo per le Emergenze ha fatto sapere che sulla lista delle vittime dell’attentato non compaiono cittadini dell’Unione europea. Attualmente sono in corso ulteriori controlli per verificare se tra le vittime russe vi fosse qualcuno con doppia cittadinanza. La Farnesina si è subito messa all’opera per accertare che non vi siano cittadini italiani coinvolti nel disastro. Secondo i media russi c’era anche un terzo ordigno, che doveva esplodere presso la stazione di Prospekt Mira, ma fortunatamente qualcosa è andato storto e la bomba è rimasta inattiva. Mosca non è nuova a questo tipo di tragedie. Nel febbraio del 2004 una terrorista si fece esplodere, mentre era a bordo della metrò, fra le stazioni di Paveletskaya e Avtozavodskaya, provocando 41 morti. Successivamente nel settembre dello stesso anno un altro attentatore suicida colpì la stazione di Rizhaskaya, sempre nella capitale russa, causando 9 vittime e più di 50 feriti.
 

TERRORE ANCHE AD ATENE

Attentato dinamitardo ad Atene. Un ordigno è esploso nel quartiere di Patissa, davanti alla Scuola per la formazione dei funzionari pubblici, nella zona ovest della capitale ellenica. Nella deflagrazione ha perso la vita un ragazzo afgano si 15 anni, la sorellina di appena 10 anni è rimasta ferita gravemente, mentre la madre, che accompagnava i figli ha subito lievi danni. A causa dell’elevata potenza dell’ordigno, il giovane è morto sul colpo e il suo corpo è stato orrendamente mutilato, e nelle vicinanze diversi edifici e auto sono stati danneggiati. Secondo le autorità anti-terrorismo della Grecia, la bomba era stata abbandonata in un sacchetto, ed è esplosa proprio mentre la famiglia di immigrati afghani stava transitando sul posto. Al momento non c’è stata alcuna rivendicazione dell’attentato.
 

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