Home NotizieSan Marino Anis: Il Governo vada a Roma e ci resti

Anis: Il Governo vada a Roma e ci resti

da Redazione

Tre assemblee zonali in due giorni: l’ANIS fa quadrato con i propri associati dopo gli incontri con la politica delle scorse settimane, nel pieno della bufera delle relazioni con l’Italia. Se la strada della trasparenza è segnata, chiedono gli imprenditori associati, allora si faccia di tutto per non venire inseriti nella nuova black list di Tremonti. Il Governo si trasferisca a Roma, e vi resti fino a quando non riuscirà a portare a casa un risultato concreto.

Si sono svolte nelle giornate di lunedì e martedì le tre assemblee organizzate dall’Associazione Nazionale dell’Industria Sammarinese con i propri associati per fare il punto sulla difficile situazione attuale e per illustrare quanto emerso negli incontri istituzionali avuti nelle ultime due settimane con gli Eccellentissimi Capitani Reggenti e con tutti i Capi Gruppo Consiliari.
Le tre assemblee, andate in scena lunedì mattina a Domagnano (con i rappresentanti delle aziende di Dogana, Galazzano Rovereta e Ciarulla), martedì mattina a Faetano (per le aziende dell’area di Faetano) e martedì pomeriggio nella sede dell’associazione (per le imprese dell’area di Gualdicciolo), hanno visto un franco confronto tra i vertici ANIS e i rappresentanti delle imprese associate.
Dagli incontri è emersa una situazione di forte e diffusa preoccupazione per l’attuale situazione, e in particolare per come viene percepita la Repubblica di San Marino dalle autorità italiane istituzionali e di controllo come la Guardia di Finanza. E secondo gli industriali il “Decreto incentivi”, recentemente varato dal Consiglio dei Ministri, aggrava la posizione del Paese contribuendo ad accrescere la sfiducia degli imprenditori sammarinesi.

"Dobbiamo assolutamente evitare di essere inseriti nella nuova black list prevista dalla Tremonti ter", scrivono nella loro nota gli industriali. "San Marino non lo merita. Gli imprenditori chiedono al Governo di fare tutto il necessario per incontrare i Ministri italiani per convenire con loro interventi alternativi e costruttivi affinché sia ristabilito quanto prima un rapporto corretto ad esempio concordando sullo scambio di informazioni basato sul modello Intrastat".
San Marino, secondo l’ANIS, vuole contrastare l’illegalità e le truffe a carosello al pari dell’Italia. Lo sta dimostrando proprio in questi giorni con i provvedimenti con i quali ha revocato le licenze a diverse società.

E poi un messaggio forte: "Se necessario il Governo vada a Roma e vi si trattenga fino a quando non riuscirà a portare a casa un risultato concreto ed incoraggiante".

Ciò che i soci ANIS chiedono è in sostanza uno sforzo straordinario per riuscire a recuperare quella credibilità e quella reputazione che hanno contraddistinto la Repubblica di San Marino e i suoi cittadini nei secoli, e che deve tornare ad essere motivo d’orgoglio e un punto di forza nelle relazioni internazionali.
"Tutti, in questa fase, devono fare il possibile per difendere la sovranità e la dignità della Repubblica, affinché si possa continuare a vivere e ad operare a testa alta in questo Paese".
 

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