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La strana geografia delle pensioni italiane

da Redazione

L’importo di una pensione conseguita per cause di vecchiaia, in Italia, mediamente non raggiunge nemmeno il traguardo dei mille euro al mese, fermandosi poco sotto, a quota 955.

Questa è la disponibilità di cui gli anziani che hanno raggiunto questo poco invidiabile traguardo possono fruire, secondo una ricerca condotta dall’Auser elaborando i dati forniti dall’Inps, relativi allo scorso 2009. Una disponibilità limitata che si riduce maggiormente se, ad esempio, il pensionato vive nell’Italia meridionale poiché la disponibilità mensile si riduce di ulteriori 150 euro, raggiungendo così, mediamente, la somma di 796 euro. Si scende poi addirittura a 630 euro se si tratta di una donna la quale, mediamente, non arriva a percepire che 630 euro. I valori appena indicati non fanno che confermare quanto l’Italia sia tristemente nota come un Paese dalle grandi diseguaglianze e dalla povertà sempre più largamente diffusa, specialmente in prospettiva, per effetto dell’innalzamento dell’età media e con i coefficienti di accesso alle pensioni che vengono sempre più tagliati. Per di più, anche tra le regioni meridionali esistono delle differenze. Le pensioni di vecchiaia della Campania sono in media di 827 euro, ma scendono a 648 quelle degli anziani calabresi, perdendo quasi duecento euro in pochi chilometri. Ex adverso, s’innalzano oltre i mille euro nelle regioni settentrionali quali la Lombardia, la Liguria ed il Piemonte, cui si aggiunge, eccezionalmente, il Lazio. Distinguendo per macro aree, in media il Nord eroga pensioni di vecchiaia pari a 1.067 euro, nel Nordest si scende a 930 euro di media, mentre si risale a 951 euro al Centro, per poi precipitare a 796 nel Sud. Giova ricordare che la pensione di vecchiaia è quella che si assegna al raggiungimento della massima età lavorativa e quindi non è detto che coincida anche con un numero congruo di anni lavorati, come invece avviene per la pensione di anzianità. Per questo motivo, in Lombardia nel 2009 il numero dei percettori di pensioni di vecchiaia (over 65 anni) è stato pari a circa il 74% della popolazione anziana. Una percentuale che si abbassa al 40,7% in Sardegna e non raggiunge il 50% in molte regioni meridionali e nel Lazio.

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