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Rete di libertà 

da Redazione

Internet è già diventato un diritto fondamentale.

Quattro su cinque. Nel mondo quattro persone su cinque sono convinti che l’accesso a internet sia un diritto fondamentale. E’ quanto si può ricavare da un sondaggio commissionato dalla BBC e condotto su ventisettemila adulti in 26 Paesi. Quindi maggioranza degli intervistati ha pochi dubbi sulla necessità della Rete: ha determinato cambiamenti positivi e aperto nuovi spazi di libertà. Né influisce il livello di informatizzazione dei singoli stati su questa forte consapevolezza. Tra i più convinti sostenitori di internet come diritto, ad esempio, ci sono la Corea del Sud (96%), il Messico (94%) e la Cina (87%). Ma gli intervistati si dividono su altre scelte fondamentale per il futuro di Internet: solo il 53 per cento degli utenti è d’accordo sul fatto di non regolare la rete a nessun livello, escludendo quindi qualsiasi intervento governativo. Anche qui, i più accaniti sostenitori della libertà senza freni sono la Corea del Sud (83%), il Messico (72%) ma anche la Nigeria (77%). D’altra parte, il 49 per cento degli intervistati già teme il controllo e la censura: ritiene che internet non sia un luogo sicuro in cui esprimere la propria opinione. Inoltre il 44 per cento ha ammesso di non poter fare a meno della Rete. I più dipendenti sono i giapponesi (84%), i messicani (81%) e i russi (71%).

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