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Piano per l’economia tra tax ruling e commercio

da Redazione

Fiscalità "su misura" di azienda, residenze per gli investitori di qualità, e-commerce e la trasformazione di Città in un centro commerciale all’aria aperta. Il tutto per attrarre imprese e rilanciare il comparto del commercio. Queste alcune delle novità incluse nel progetto economico di rilancio del sistema San Marino. Il Segretario Arzilli: “Con la riforma, il peso del Commercio sul Pil passerà dall’11% al 26%.

L’esecutivo sammarinese ha annunciato tutte le principali novità di rilievo che saranno introdotte nel Progetto economico di rilancio del sistema San Marino, discusse nella seduta fiume di questa settimana del Congresso di Stato, interamente dedicata al progetto economico del Paese. Gli esiti della maratona congressuale sono stati resi noti ieri pomeriggio dal segretario per l’industria e il commercio, Marco Arzilli, e dal collega per il Turismo, Fabio Berardi. I primi tasselli del progetto economico saranno la riforma del commercio e delle residenze, che approderanno in Consiglio già a marzo. Il fisco sarà affrontato a stralci a partire da aprile, mentre a maggio si avvierà a diventare legge un innovativo progetto sull’e-commerce.
La tabella di marcia è stata fissata e nei prossimi giorni i segretari di Stato presenteranno i progetti di legge all’esecutivo del Patto, per poi passare all’iter consiliare.

TAX RULING, PRIMO TASSELLO DI RIFORMA FISCALE
Il progetto di una riforma fiscale sarà affrontato per moduli: il primo in agenda è il tax ruling, "un accordo – spiega Berardi – con cui l’impresa che decide di venire ad investire a San Marino può concordare con l’ufficio tributario un adattamento in base alle sue esigenze". Un secondo progetto sulla fiscalità interesserà invece la stabile organizzazione alla luce del nuovo accordo sulle doppie imposizioni con l’Italia, ancora non siglato, ma parafato.

RESIDENZA EFFETTIVA, UN PROGETTO DI LEGGE
Un tassello importante per il rilancio imprenditoriale di San Marino è poi il progetto di legge sulla residenza effettiva "che include – spiega Berardi – agevolazioni per chi decide di fare investimenti sul Titano". Ma non saranno concesse residenze fittizie, perché l’imprenditore che sceglie di impiantare la sua impresa sotto le tre penne "deve decidere di vivere qui". I criteri per la concessione della residenza saranno legati al valore dell’investimento. "E’ chiaro che non varrà l’equazione licenza-residenza", puntualizza Arzilli. Cambierà quindi anche l’iter di concessione e "sarà tolta di mezzo ogni discrezionalità politica", assicura il segretario per l’Industria.

LA RIFORMA DEL COMMERCIO E LO SPORTELLO UNICO PER LE IMPRESE
Altra carta che il Titano vuole giocarsi per il suo rilancio economico è lo sportello unico per le imprese: "Sarà il punto di riferimento delle aziende che guadagneranno in tempo e produttività", spiega il responsabile all’Industria. "E’ progetto ambizioso e non semplice – prosegue – e lunedì si parte con la prima riunione operativa della segreteria per l’Industria".
Ma la carta su cui il governo sammarinese scommette da subito è la riforma del commercio, anch’essa pronta per iniziare l’iter consiliare già a marzo. Punto rivoluzionario è l’annunciato abbattimento del tetto del 51% di proprietà sammarinese degli esercizi commerciali, esteso su tutto il territorio e non solo in Città. Ma il segretario Arzilli è chiaro: le porte non sono aperte a tutti e la selezione sarà rigorosa. "Vogliamo qualità – precisa – ed esisterà una valutazione preventiva che porterà all’approvazione del progetto a cui saranno chiamate a partecipare anche le categorie".
La riforma del commercio prevede inoltre diversi obblighi per i titolari: dalla formazione obbligatoria per chi richiede la licenza commerciale all’estensione degli orari di apertura, in particolare, in Città. "Se il centro storico diventa un investimento – chiarisce Arzilli – ci deve essere dall’altra parte un servizio degli operatori, anche serale". Un tetto massimo è poi fissato per le chiusure: non potranno essere superiori ai 60 giorni l’anno. La ricca normativa, che include 80 articoli, mette quindi ordine nel settore degli outlet e degli spacci aziendali e, ancora, regolamenta il commercio nelle attività produttive. Obiettivo del provvedimento è aumentare il peso del commercio nel Pil: "Nel 2009 il settore rappresentava l’11,4% della produzione interna – spiega il segretario per il commercio- ma è un dato che non rappresenta la realtà". L’auspicio è che con questa legge la percentuale aumenti: "Secondo le mie stime, il commercio non può valere meno del 26%".
Resta nel mazzo il progetto del parco tecnologico con l’Italia: a riguardo San Marino è convinto di portare a casa l’accordo con Roma entro il 30 giugno, come promesso dal ministro italiano per lo Sviluppo economico, Claudio Scajola (CLICCA QUI per il video dell’annuncio del Ministro durante la sua visita in Repubblica). E a proposito, proprio venerdì le rispettive commissioni tecniche si incontreranno a Roma per avviare le trattative. L’indirizzo sammarinese è di realizzare "un parco basato sull’energie rinnovabili e ad emissione zero".

UNA ESCLUSIVA SAMMARINESE: LA NUOVA LICENZA SULL’E-COMMERCE
Infine, la legge che istituisce la nuova licenza sull’e-commerce, promessa entro maggio. "Si tratta di un’esclusiva sammarinese- spiega fiero Arzilli – non esiste in nessun altro Paese". Grazie a questo tipo di licenza, si potrà vendere on line anche senza essere legati alla vendita al dettaglio. Il progetto è ambizioso, conclude il segretario: "Vogliamo che San Marino diventi un’eccellenza nel commercio elettronico".

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