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Novità  nel mondo del lavoro arriva l’arbitro

da Redazione

Rivoluzione nel mondo del lavoro. Il Senato italiano ha approvato un disegno di legge, il quale istituisce la figura dell’arbitro, per dirimere le controversie tra datore di lavoro e dipendenti. Dura reazione dei sindacati e dell’opposizione. Il ministro Sacconi rimanda le accuse al mittente.

 

Per il ministro Maurizio Sacconi è un passo avanti, per sindacati e opposizione l’esatto contrario. Il Senato della Repubblica ha approvato, con 151 voti favorevoli, 83 contrari e 5 astenuti, un disegno di legge, collegato alla Finanziaria, in materia di licenziamenti. La nuova norma istituisce la figura dell’arbitro, nelle controversie tra dipendente e datore di lavoro. Si potrà così aggirare il ricorso al giudice del lavoro. Il provvedimento è fortemente osteggiato dai partiti di minoranza e dalle organizzazioni sindacali. Guglielmo Epifani, leader della Cgil, stigmatizza così la normativa appena approvata “questo disegno di legge opera una vera e propria controriforma delle basi del diritto del lavoro italiano, portando sostanzialmente a una forma di arbitrato obbligatorio che farebbe saltare le forme tradizionali delle tutele contrattuali e della libertà del lavoratore di poter adire a queste scelte”. “Il disegno di legge, impedisce ai lavoratori di rivolgersi al giudice nel caso di diritti violati, a partire dall’ingiusto licenziamento, trasforma definitivamente questo governo in un esecutivo che fomenta la violenza contro il mondo del lavoro. Ci opporremo in Parlamento con tutte le nostre forze contro questa deriva degna di un regime autoritario” le parole di Maurizio Zipponi, dell’Idv. Secca smentita del ministro Sacconi “la polemica dei soliti noti su un testo di legge alla quarta lettura in Parlamento, dopo due anni di esame, è l’ennesima prova della malafede di chi vuole sempre accendere tensioni sociali. Il lavoratore in realtà, avrà una possibilità in più di ricorrere all’arbitrato e tutto sarà regolato dai contratti collettivi”.
 

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