Home NotizieAttualità Primo sciopero immigrati: un successo per il popolo giallo

Primo sciopero immigrati: un successo per il popolo giallo

da Redazione

Primo marzo, primo sciopero dei migranti, del 1 marzo. In oltre 60 città italiane si sono svolti cortei e manifestazioni del popolo giallo. Il movimento anti-razzista e per l’integrazione ha scelto questo colore per chiedere più giustizia nei confronti degli immigrati. Senza di loro, l’economia italiana subirebbe gravi contraccolpi.

Buon successo per lo sciopero “giallo” degli stranieri. Imitando i cugini francesi, anche nello Stivale si è dato vita per la prima volta all’astensione del lavoro da parte degli immigrati. Si sono svolti corte e dibattiti in più di 60 città italiane, tra cui Roma, Milano, Firenze, Napoli e Bologna. Varie organizzazioni di cittadini hanno messo in piedi la prima edizione dello sciopero dei migranti, per rendere consapevole l’opinione pubblica sul ruolo, diventato ormai fondamentale, degli stranieri nell’economia del nostro paese e sul loro diritto a vivere un’esistenza dignitosa. Si è calcolato che le persone immigrate, circa 4,8 milioni, concorrono alla formazione del Pil, per una percentuale che raggiunge il 9,5%. Numeri veramente importanti che devono fare riflettere sulla necessità di una reale e costruttiva integrazione. Sempre più aziende, dall’industria, all’artigianato per arrivare all’agricoltura, senza il lavoro di chi emigra in Italia chiuderebbero i battenti, con gravi ripercussioni sull’economia nazionale. Nel Bel Paese si stanno moltiplicando i momenti di tensione tra italiani e popoli stranieri, su tutti i terribili fatti di Rosario. Da qui la necessità dei migranti di far sentire la propria voce nel rivendicare più giustizia e una reale integrazione. Soddisfatti, ma critici, gli organizzatori e partecipanti ai cortei “gialli”. “Insieme abbiamo creato un movimento che ha dato vita alla “Primavera anti razzista”, all’interno della quale sono affluiti gli associazionismi immigrati e italiani, oltre ai sindacati. Noi manifestiamo contro una legislazione discriminatoria com’è quella italiana” le parole di Angela Scalzo, segretario generale di Sos Razzismo Italia. “Noi immigrati che viviamo e lavoriamo in questo Paese – si legge nel documento siglato dalle associazioni campane – siamo una parte del suo presente e del suo futuro, subiamo un clima di crescente razzismo. Ogni giorno si ripetono soprusi, forme di discriminazione giuridica, violenze e condizioni di sfruttamento al limite dello schiavismo, che calpestano la stessa dignità umana”. Appoggio pressoché unanime dei partiti politici, a eccezione della Lega, allo sciopero giallo. Dario Franceschini, capogruppo del Pd, ha commentato “sono nuovi italiani che rendono più bella l’Italia”. Sulla stessa frequenza anche Livia Turco “quella di oggi è una giornata importante. Insieme in tutta Italia, italiani e stranieri per dire no al razzismo e sì a una nuova e più civile convivenza”. Francesco D’Onofrio dell’Udc ha dichiarato “si può ritenere che questo movimento del primo marzo finirà con l’assumere un significato simbolico, come è avvenuto in passato per il primo maggio in riferimento al lavoro e per l’8 marzo in riferimento alle donne".
 

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