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Xinthia, la tempesta che uccide: 50 morti in Francia, Olanda e Germania

da Redazione

Si chiama Xinthia, è la tempesta che uccide. Ma se siamo tragicamente abituati ai devastanti tifoni orientali e agli uragani che sistematicamente si abbattono sulle coste americane, non siamo pronti a fare i conti con gli oltre 50 morti in Francia, Olanda e Germania provocati dal passaggio di Xinthia. Le vittime sono morte per alberi e rami caduti, sottopassi allagati. Ma in Francia onde alte 8 metri hanno spazzato via tutto quel che si sono trovate davanti lungo la costa occidentale.

E’ di più di 50 morti il bilancio delle vittime per la tempesta Xinthia che ha colpito l’Europa sud-occidentale per poi raggiungere Francia, Olanda e Germania. Raffiche di vento violentissime e piogge torrenziali hanno ucciso 53 persone e lasciato senza corrente un milione di famiglie. Il bilancio più pesante è stato registrato in Francia, dove onde alte otto metri e venti a 150 chilometri l’ora hanno spazzato la costa occidentale.
Il premier Francois Fillon ha anticipato che la Francia proclamerà lo stato di disastro naturale per svincolare i fondi per la ricostruzione. In due giorni, secondo fonti del ministero dell’Interno francese, hanno perso la vita 45 persone quasi tutte annegate negli scantinati e nei sottopassaggi della Vendea del Charente-Maritime. Nicolas Sarkozy ha lodato il lavoro dei soccorritori e annunciato che visiterà al più presto le aree colpite. Intere famiglie sono state salvate con lance ed elicotteri dai tetti delle abitazioni in cui avevano trovato rifugio. Poco dopo le 17 di ieri la tempesta si è spostata in Germania, Belgio e Olanda con venti forti anche sulle Alpi svizzere.
In Germania un automobilista nella Foresta Nera, una donna che faceva jogging a Bergheim e un uomo che faceva una passeggiata in un bosco alle porte di Francoforte sono stati uccisi dalla caduta di alberi e rami. Stessa sorte toccata in Spagna a due uomini di 51 e 41 anni che erano a bordo di un’auto travolta da un albero. In Portogallo un bambino di 10 anni è stato ucciso dalla caduta di un ramo. A rischio allagamenti le città di Porto e Vila Nova de Gaia. La caduta di alberi sulle linee elettriche ha lasciato al buio le abitazioni lungo un fronte di 500 chilometri dalla Bretagna al Massicio Centrale. Solo in serata il traffico aereo è tornato alla normalità all’aeroporto Charles de Gaulle dove un quarto dei voli è stato cancellato. Il ministro per l’Europa, Pierre Lellouche, oggi è a Bruxelles per incontrare il commissario alle politiche regionali Johannes Hahn e chiedere che vangano sbloccati i fondi di solidarietà da destinare alla ricostruzione.
 

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