Home FixingFixing Tito Masi: Accordo con le banche Delta, l’ultimo atto è più vicino

Tito Masi: Accordo con le banche Delta, l’ultimo atto è più vicino

da Redazione

Su "Avvenimenti", testata della Fondazione San Marino, da questo mese in abbinamento con San Marino Fixing, il Presidente della Fondazione Tito Masi parla dei recenti positivi sviluppi dell’affare Delta, col via libera delle banche al piano di ristrutturazione, sottoposto sabato scorso all’assemblea dei soci della Fondazione. Per Masi, è in previsione una rivoluzione del sistema bancario. E la Cassa vuole recitare un ruolo da protagonista.

di Loris Pironi

 

Sabato 27 febbraio è in programma l’Assemblea Straordinaria dei soci della Fondazione San Marino Cassa di Risparmio. All’ordine del giorno gli aggiornamenti sulla trattativa per la dismissione di Delta, la diminuzione della partecipazione della Fondazione San Marino nella Cassa di Risparmio e alcune modifiche allo Statuto.
In particolare per la parte relativa a Delta, che proprio questa settimana ha vissuto un momento estremamente positivo ed importante, è stato invitato a relazionare il Presidente e Amministratore Delegato della Cassa di Risparmio Leone Sibani.
L’approvazione del piano di ristrutturazione finanziaria del gruppo da parte delle banche creditrici di Delta, sancita nel pomeriggio di lunedì, rappresenta un elemento di svolta per l’intera trattativa con Intesa Sanpaolo.
“Una volta definito questo accordo – afferma il Presidente della Fondazione San Marino Cassa di Risparmio Tito Masi – oggi possiamo dire che finalmente si intravede l’uscita in fondo al tunnel. Sia chiaro che la Cassa di Risparmio per compiere questo passo in avanti ha dovuto realizzare altri sacrifici, ma l’accordo definito è sostenibile per la suddivisione dei titoli derivanti dalla cartolarizzazione dei crediti. Riteniamo equa e sostenibile la soluzione raggiunta: questi titoli, ora, vengono ripartiti fra le banche creditrici di Delta, ma con essi sono distribuiti anche i rischi conseguenti. E adesso siamo davvero pronti per la fase finale della trattativa con Intesa Sanpaolo per la cessione di alcuni asset del gruppo. Possiamo sederci attorno ad un tavolo per trovare l’accordo sui valori di tali asset, e sulle condizioni di vendita”.
L’accordo con le banche, l’accordo con Intesa Sanpaolo e quindi la patrimonializzazione. Sono queste le tre linee su cui la Fondazione San Marino, azionaria al 100% della Cassa di Risparmio, basa la propria azione di rilancio. Detto di Delta e Intesa Sanpaolo, parliamo della patrimonializzazione.
“Questa operazione ha una duplice funzione. La prima è quella di fornire garanzie alle banche creditrici e a Intesa Sanpaolo, che insieme a Banca Centrale di San Marino e a Bankitalia ci sollecitano a procedere con tale operazione. La seconda è quella di non restare anemici dopo la chiusura della vicenda Delta, ma di riuscire a rafforzare la posizione della Cassa di Risparmio per affrontare le sfide del mercato e continuare a svolgere un ruolo di primo piano sul mercato sammarinese. È assolutamente indispensabile che la Cassa di Risparmio abbia un ruolo di primo piano nel piano di ristrutturazione del settore bancario e finanziario sammarinese. Poiché non riteniamo pensabile che dopo lo scudo fiscale restino sul mercato ancora 12 banche e 50 finanziarie, la Cassa non vuole seguire passivamente gli eventi, ma vuole svolgere il proprio ruolo”.
All’ordine del giorno, sabato, ci saranno anche alcune modifiche dello Statuto della Fondazione, molte delle quali funzionali all’aumento del capitale. Che, dopo l’approvazione dell’assemblea, potrà avvenire – oltre che con offerta al pubblico e in favore di società bancarie come prevede ora lo statuto – anche con il coinvolgimento di Stato, S.U.M.S. e Fondazioni bancarie.
Un’altra modifica allo statuto riguarda il numero dei membri del Consiglio di Amministrazione, da 12 a 9, e del Collegio Sindacale (da 4 a 2). “Questo – spiega ancora il Presidente Tito Masi – per una maggiore snellezza ed efficienza degli organi, e anche per un contenimento dei costi di gestione. Abbiamo in animo di operare un’analoga operazione anche per la Cassa di Risparmio, con una riduzione dei membri del CdA e del Collegio Sindacale”.
In conclusione, il messaggio che manda il presidente Masi è molto chiaro: “Non solo i nostri Soci, ma tutti i cittadini sammarinesi, oggi più che mai possono continuare ad avere fiducia nella Cassa di Risparmio”.

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