Home NotizieMondo Terremoto in Cile: 700 morti il tragico bilancio provvisorio

Terremoto in Cile: 700 morti il tragico bilancio provvisorio

da Redazione

Oltre 700 morti, ma il bilancio è tragicamente destinato ad aumentare, perché in Cile c’è un numero per ora incalcolabile di dispersi. Il Presidente Michelle Bachelet ha parlato del quinto sisma più grave della storia dell’umanità, e il Paese è in ginocchio. Le autorità cominceranno presto la distribuzione di viveri e aiuti d’emergenza alle popolazioni delle aree colpite.

E’ salito a 708 morti il bilancio delle vittime del sisma che ha colpito il Cile. Lo ha reso noto il presidente, Michelle Bachelet, in un discorso alla tv. Secondo la signora Bachelet il numero dei morti è destinato ad aumentare ancora. Le autorità cilene, ha aggiunto, cominceranno al più presto la distribuzione di viveri e altri aiuti di emergenza alle popolazioni delle aree colpite. Almeno 541 morti sono stati registrati nella regione di Maule, 300 km a sud della capitale, per la quale è stato dichiarato lo stato di catastrofe insieme alla regione di del Bio Bio che conta 64 vittime. Nelle zone più colpite dal sisma, ha reso noto il ministro della Difesa, Francisco Vidal, saranno inviati 10.000 soldati, 1.500 solo a Concepcion, dove si sono verificati saccheggi. Nelle regioni di Maule e Bio Bio sono stati sospesi i diritti costituzionali per permettere ai militari di distribuire gli aiuti. Nella regione di Maule e nella città di Concepcion è stato imposto il coprifuoco. Il sisma ha fatto più di cento morti nelle regioni di Valparaiso, OHiggins, La Araucania e Santiago. La Bachelet, che ha avuto una lunga riunione con ministri, comandanti militari e imprenditori, ha sottolineato che c’è un "numero enorme" di dispersi e ha annunciato la stipula di un accordo con le principali catene di supermercati per la distribuzione gratuita di prodotti di prima necessità in Maule, Bio Bio e parti de La Araucania. Ha confermato che il traffico aereo sta tornando alla normalità e, riguardo le offerte di aiuto dall’estero, ha chiesto di attendere che le autorità facciano un bilancio di ciò che più serve al Paese. In ogni caso sono attesi ospedali da campo, farmaci, ponti provvisori, apparati per telecomunicazioni, gruppi elettrogeni e potabilizzatori d’acqua, oltre a squadre di soccorso. Un conto corrente speciale sarà messo a disposizione e di chi vuole donare denaro. Il sisma, ha detto la signora Bachelet, è il quinto più grave della storia dell’umanità" e tutti – dalle forze armate agli architetti, dagli imprenditori agli ingegneri – devono mettersi a disposizione "per aiutare il Paese a risollevarsi da questa catastrofe": si calcola che un milione di abitazioni siano state distrutte o danneggiate. La prima linea dei soccorsi è guidata dal ministro dell’Interno, Edmundo Perez Yoma, e da quello della Difesa, Francisco Vidal.

CILE NELL’ANELLO DI FUOCO,UNA DELLE ZONE PIU’ SISMICHE DEL MONDO
Il Cile è all’interno dell’anello di fuoco, la lunga catena di vulcani situati in corrispondenza del sistema montuoso circumpacifico che forma appunto una sorta di anello intorno all’Oceano pacifico. L’anello circoscrive un’area amplissima che tocca tutte le Americhe e l’Australia ed è considerata una delle zone più sismiche del mondo, dove si producono l’80% dei terremoti. Il Cile ha subito anche il sisma più potente della storia, nel 1960 nella città meridionale di Valdivia, quando l’intensità superò toccò i 9,5 gradi della scala Richter e si scatenò un maremoto che arrivò anche alle isole Hawaii (61 morti) e alle Filippine (32). In tutto ci furono 3mila morti e due milioni di senzatetto e le scosse di assestamento si registrarono per un anno. Nel XIX secolo il Cile è stato devastato da più sisma: nel 1822 a Valparaiso, nel 1935 a Concepcion (con maremoto), nel 1854 e nel 1859 a Caiapò, nel 1868 e nel 1877 (con maremoto) ad Arica. Nel 1939 un terremoto causò 30mila morti nelle province di Talca e Bio Bio.

TERREMOTO IN CILE 30 MILA VOLTE PIU’ FORTE DE L’AQUILA
Il terremoto di magnitudo 8,8 che ha colpito il Cile ”è, in termini di energia liberata, 30 mila volte più forte del terremoto che ha colpito L’Aquila lo scorso aprile”. Lo ha detto il presidente dell’Istituto nazionale di vulcanologia (Imgv), Enzo Boschi. Si è trattato, ha spiegato Boschi, di un ”terremoto enorme, anche se nel 1960 nella stessa zona si registrò un sisma di magnitudo ancora maggiore e pari a 9,5”. La faglia alla base del sisma, ha sottolineato Boschi, ”è localizzata lungo la costa del Cile, parallela alle Ande”. Dopo la scossa della scorsa notte, ha rilevato il presidente dell’Imgv, ”sono ora previste una serie di scosse di assestamento anche di magnitudo sostenuta, e che si protrarranno nel corso di vari mesi”.
 

 

SOLIDARIETA’ DA SAN MARINO: IL TESTO DEL TELEGRAMMA DEI CAPITANI REGGENTI

Forse potrebbe interessarti anche:

Lascia un commento