Gheddafi ne ha combinata un’altra delle sue. Dopo i battibecchi tra Tripoli e Berna, il leader libico alza i toni dello scontro, e auspica l’avvento della jihad (guerra santa, ndr) contro lo stato elvetico. La dichiarazione di Gheddafi nasce dalla decisione della Svizzera, tramite referendum popolare, di impedire la costruzione sul proprio territorio di nuovi minareti e moschee.
Il colonnello Muammar Gheddafi chiama a raccolta il mondo islamico e invoca la guerra santa contro la Svizzera. Il leader di Tripoli, da oltre 30 anni al potere, rilancia fortemente la diatriba con lo stato elvetico. Gheddafi vuole punire con la jihad la Svizzera, colpevole secondo lui di aver distrutto minareti e moschee e di vietarne la costruzione di nuove. Il numero uno della Libia esorta i “fratelli mussulmani” di tutto il mondo a boicottare Berna “bisogna che i musulmani si mobilitino in tutti i Paesi del mondo islamico per non far atterrare aerei svizzeri, per non far attraccare navi e per non far arrivare prodotti nelle loro terre” ha tuonato Gheddafi, lasciandosi addirittura sfuggire “se la Svizzera fosse confinante le dichiareremmo guerra”. Catherine Ashton, ministro degli Esteri europeo, commenta così le parole di fuoco di Gheddafi “se queste notizie sono corrette, arrivano inopportune. Proprio mentre l’Unione Europea sta lavorando a stretto contatto con la Svizzera per raggiungere una soluzione diplomatica al contenzioso tra Berna e Tripoli”.
