Ottime notizie per la Cassa di Risparmio di San Marino, che ha trovato un delicato e soddisfacente compromesso con le banche creditrici di Delta per suddividere la cartolarizzazione. Da oggi, di fatto, la fase finale della trattativa con Intesa Sanpaolo per la cessione di alcuni asset di Delta può finalmente indirizzarsi sulla giusta china, ed essere conclusa nei tempi previsti, cioè entro fine marzo.
Una buona notizia, anzi ottima per la Cassa di Risparmio di San Marino. Proprio ieri è stato trovato il compromesso sulla suddivisione della cartolarizzazione dei crediti di Delta tra le banche creditrici.
“Questo è un passo in avanti concreto ed estremamente importante – ha spiegato brevemente Tito Masi, Presidente della Fondazione San Marino, che detiene il cento per cento del capitale azionario della Cassa – anche se non rappresenta, ovviamente, la soluzione della trattativa. Ma da oggi possiamo guardare con concretezza alla fase finale della trattativa con Intesa Sanpaolo per la cessione di alcuni asset di Delta”.
Naturalmente l’accordo che è stato raggiunto ieri con le banche creditrici (la Cassa si accollerebbe il 62% della tranche, il restante 38% sarebbe a carico degli altri istituti di credito, per un totale di 1,9 miliardi di euro) deve ancora compiere il passaggio formale della ratifica dei rispettivi Consigli di Amministrazione.
La Cassa di Risparmio di San Marino – e con essa tutti i sammarinesi – in virtù dell’accordo raggiunto ieri può tirare un grosso sospiro di sollievo: di fatto quest’operazione spazza via in un sol colpo tutte le voci incontrollate che in queste ultime settimane avevano creato una cappa pesante sul principale istituto di credito.
Che ora ha la possibilità di chiudere nei tempi prestabiliti l’affare Delta con Intesa Sanpaolo e successivamente potrà dedicarsi alle più idonee operazioni di consolidamento e rilancio, a partire dalla patrimonializzazione anticipata nel corso dell’assemblea ordinaria dello scorso mese di gennaio.
Sabato intanto è in programma un’assemblea straordinaria dei soci della Fondazione San Marino. Si parlerà proprio di quest’accordo con le banche, della dimissione di Delta, e di alcune modifiche allo statuto.
