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Champions, l’Inter vince il derby con Ancelotti

da Redazione

Meglio vincere 2-1 che perdere. Anche se il ritorno a Londra sarà una battaglia, l’Inter di Mourinho ha ottenuto il meglio possibile con la squadra leader in Inghilterra. Le reti di Milito e Cambiasso, inframezzate dal gol di Kalou che tiene accese le speranze della squadra di Ancelotti sono l’epilogo di una serata di fuoco al Meazza di San Siro. Ora tutto può succedere. I commenti di Mou, Ancelotti e Moratti.

L’Inter di Mourinho piega 2 a 1 il Chelsea di Carletto Ancelotti e può affrontare la seconda sfida del match con un gradino di vantaggio per l’accesso ai quarti della Champions League. La ”battaglia” di mercoledì sera al Meazza promette comunque un ritorno infuocato. Al vantaggio dei nerazzurri, arrivato dopo appena 3 giri di lancetta del cronometro grazie a un ispirato Milito, il Chelsea ha reagito con veemenza, conquistando le fasce e insidiando più volte la porta difesa da Julio Cesar, soprattutto con Drogba che ha fatto tremare a lungo la traversa su punizione e con Kalou che ha subito in area un intervento da rigore di Samuel, ignorato per fortuna dei nerazzurri dall’arbitro Gonzalez. E al 6’ del secondo tempo gli inglesi hanno raccolto i frutti di tanto lavoro, su un’incertezza del portiere interista che si è fatto infilare da una conclusione non irresistibile dello stesso Kalou. Ma il Chelsea ha avuto appena il tempo di assaporare il pareggio, tutto sommato meritato, perché dopo appena 4 minuti, al 10’, Cambiasso su invito di Sneijder ha insaccato al secondo tentativo. Poi, nerazzurri ben arroccati, soprattutto con il baluardo Lucio e con Julio Cesar in cerca di riscatto, sono riusciti a resistere fino al triplice fischio.

 

MOURINHO:C’ERA RIGORE PER CHELSEA. MORATTI: REAZIONE PERFETTA. ANCELOTTI: POSSIAMO FARCELA
Uno è ”ottimista perché siamo davanti noi”. L’altro è ”fiducioso perché questo non è un bruttissimo risultato: non meritavamo di perdere”. Per una volta, Josè Mourinho, il primo, e Carlo Ancelotti, il secondo, sono sulla stessa lunghezza d’onda. Sul saluto che c’è stato tra i due prima della partita, Ancelotti dice che ”c’è stata una stretta di mano come è normale che succeda tra persone educate”. E pacate, perché i toni del dopo partita sono decisamente bassi. Sebbene Mourinho non rinunci ad una mezza polemica. Meglio, una frecciatina al ‘sistema Italia’. ”Non commento la vittoria del Milan sulla Fiorentina perché è una partita di campionato. E se parlo del campionato mi danno altre 3-4 giornate di squalifica. L’Italia non mi cambierà”. ”Era importantissimo vincere – dice il presidente dell’Inter Massimo Moratti – non solo per la Coppa, ma anche per tutto il resto. La squadra ha reagito alla perfezione”. Con Mourinho si parla della partita col Chelsea: ”Sono contento perché pensando agli anni scorsi nelle gare d’andata non avevamo vinto con Liverpool, Valencia e Manchester mentre stavolta abbiamo battuto una squadra che in Champions non perdeva da tantissimo tempo”. Sugli sviluppi della gara spiega che ”avremmo voluto giocare una gara aggressiva e dominare. Fortunatamente abbiamo segnato subito e il Chelsea ha avuto una reazione forte. Sono felice perché avevo tutti i difensori diffidati e nessuno di loro ha risentito di questo condizionamento. Non era facile”. E non e’ stato facile nemmeno decidere di far giocare Julio Cesar: ”E’ stato difficilissimo. Considerando anche che Toldo aveva giocato 4 partite in 2 anni. Julio e i medici hanno fatto tutto il possibile”. Elogi anche per Balotelli: ”L’ho messo in campo con Pandev per cercare il 3-1. Sono soddisfatto di Mario: si è preso responsabilità ed ha avuto iniziativa”. Sul contatto tra Samuel e Kalou, per cui ha protestato il Chelsea, Mourinho ammette che ”se fosse accaduto nell’altra area mi sarebbe piaciuto un rigore. Io sono onesto e – ripete – l’Italia non mi cambia”. Niente commenti sull’arbitraggio per Ancelotti: ”Non ho più certe abitudini”, sorride e poi cita Vujadin Boskov: ”Il rigore c’era, ma rigore è quando l’arbitro fischia”. ”Piuttosto dico peccato perché abbiamo giocato una buona partita, controllata per buoni tratti. L’Inter di adesso è più imprevedibile e difficile da affrontare. Il risultato – continua – non è positivo ma nemmeno bruttissimo: possiamo passare il turno e al ritorno giocheremo all’attacco per 90′, come abbiamo fatto qui al Meazza”.


Il quadro dell’andata degli ottavi di finale

Lione – Real Madrid 1-0 (ritorno il 10 marzo)
Milan – Manchester United 2-3 (ritorno il 10 marzo)
Bayern Monaco – Fiorentina 2-1 (ritorno il 9 marzo)
Porto – Arsenal 2-1 (ritorno il 9 marzo)
Olympiakos Pireo – Bordeaux 0-1 (ritorno il 17 marzo)
Vfb stuttgart – Barcellona 1-1 (ritorno il 17 marzo)
Cska mosca – Siviglia 1-1 (ritorno il 16 marzo)
Inter – Chelsea 2-1 (ritorno il 16 marzo)

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