1.000 morti, il doloroso traguardo raggiunto dalle truppe Usa impegnati sul fronte afgano. Dopo oltre otto anni di attività militari contro i ribelli talebani, l’America paga un altissimo tributo di sangue. I caduti in Afghanistan si aggiungono ai 4.378 morti in Iraq. Obama ha annunciato a dicembre l’invio di altri 30.000 soldati in Afghanistan.
La guerra in Afghanistan continua a mietere vittime tra le truppe Usa. Si è raggiunto il triste numero di 1.000 caduti nel paese infestato dai talebani. Solo dall’inizio del 2010, 54 unità dell’esercito a stelle e strisce hanno perso la vita nel paese asiatico guidato dal presidente Karzai. A renderlo noto è un sito web indipendente, Icasualties.org. Dall’inizio delle operazioni militari nel 2001, le truppe americane hanno subito ingenti perdite, senza riuscire a debellare i ribelli. Nonostante l’annuncio,lo scorso dicembre, da parte del presidente Obama di inviare altri 30.000 uomini, e la volontà di ritirarsi gradualmente dall’Afghanistan a partire dal 2001, l’esercito a stelle e strisce è sempre più impantanato sul fronte afgano. La lotta ai talebani è uno dei capisaldi del programma dell’inquilino della Casa Bianca, e un fallimento potrebbe causare un duro colpo alla sua leadership. La divulgazione di questo bilancio di sangue arriva in concomitanza con una delle più imponenti offensive lanciate dalla Nato contro i ribelli, a Marjah nel distretto di Helmand, la provincia più violenta e instabile di tutto il paese. Da non dimenticare che sul fronte iracheno hanno perso la vita finora 4.378 soldati americani.