Home NotizieAttualità La Nato bombarda un convoglio: uccisi donne e bambini

La Nato bombarda un convoglio: uccisi donne e bambini

da Redazione

La Nato credeva di bombardare dei terroristi, invece ha ucciso almeno 33 civili afghani. Il comando dell’Isaf si scusa per il tragico errore con le autorità dell’Afghanistan, ma monta la protesta per l’uccisione di persone innocenti, tra cui anche donne e bambini. Aggravando ulteriormente i rapporti con le popolazioni locali.

Un bombardamento aereo della Nato fa strage di civili. Le forze dell’Isaf, la Forza Internazionale di Assistenza alla Sicurezza, avevano individuato un convoglio, che stava attraversando il distretto di Char Cheno, nella provincia di Uruzgan, sospettato di trasportare ribelli talebani, e hanno deciso di colpirlo. Ma sui tre furgoni viaggiavano solo civili. Il terribile bilancio parla di 33 morti, tra cui donne e bambini, e diversi feriti. Il comandante del contingente Isaf in Afghnanistan, il generale americano Stanley McChrystall, si è scusato ufficialmente per la strage con il presidente Hamid Karzai, e poi ha tenuto a precisare che “ho chiarito alle nostre forze che noi siamo qui per proteggere il popolo afghano, e uccidere o ferire inavvertitamente civili mina la fiducia nella nostra missione”. Il portavoce del ministero degli Interni, Zemeri Bashary ha commentato “le truppe dell’Isaf credevano che nelle auto ci fossero ribelli pronti a sferrare un attacco e le ha bombardate, ma quando sul posto sono arrivate le truppe sul terreno, hanno trovato donne e bambini. E hanno trasportato i feriti negli ospedali”. La Nato e il governo afgano hanno aperto un’inchiesta sui fatti accaduti.
 

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