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La Fed alza il costo del denaro, giù le borse europee

da Redazione

La Federal Reserve americana alza il costo del denaro per le banche e ritocca il tasso di sconto, quello applicato agli istituti che ricevono prestiti dalla Banca centrale, di un quarto di punto allo 0,75% dall’attuale 0,50%. La decisione influisce negativamente sull’euro e sulle borse del Vecchio Continente.

Come annunciato la Fed alza il costo del denaro aumentando il tasso di sconto dallo 0,5% al 0,75%. Il provvedimento è stato preso dopo la chiusura della borsa di New York ed è entrato subito in vigore. “La decisione non segnala alcun cambiamento per le prospettive economiche o per la politica monetaria – comunica la Federal riserve statunitense – i tassi rimarranno bassi per un periodo prolungato di tempo”. La Banca Centrale Usa ha annunciato che dal prossimo 18 marzo, la durata massima dei prestiti prestiti ottenuti dalle banche nell’ambito della finestra di tasso di sconto sarà drasticamente ridotta. La moneta unica europea è immediatamente influenzata dalla scelta della Fed. La quotazione dell’Euro scende a quotazioni più basse del 2009, toccando quota 1,34 su dollaro. Anche sulle borse del Vecchio Continente reagiscono n negativamente alle nuove disposizioni della banca americana. Tutte le borse, Piazza Affari compresa, sotto i minimi, in particolare modo il comparto dei finanziari. “Non si può certo dire una sorpresa, Federal Reserve ha semplicemente anticipato i tempi ma la mossa era ampiamente scontata. La decisione ha innervosito i mercati, specie quelli asiatici” spiega un’operatrice di borsa.
 

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